Come avevano anticipato in un’intervista al nostro portale, i due consiglieri comunali del gruppo “Cittadini non sudditi”, ritornano sulla questione della denominazione dell’aeroporto di Trapani Birgi: “Premesso che l’aeroporto ricade sul territorio dei Comuni di Trapani e Marsala – scrivono Letizia Arcara e Oreste Alagna – e visto che esistono sul territorio nazionale diversi scali aeroportuali che hanno come denominazione quello di due città, vorremmo che l’amministrazione si impegnasse ad attivare tutte le procedure di legge per riconoscere all’aerostazione “Vincenzo Florio”, la denominazione di aeroporto Marsala -Trapani”.
La vicenda sollevata dai due ex consiglieri socialisti ha radici antiche. Da decenni la città di Marsala si sente penalizzata, soprattutto ai fini turistici, da uno scalo che non porta il nome di una delle due città su cui ricade il suo territorio. Più volte sollecitata dal Consiglio comunale lilybetano, la questione si è arenata all’allora provincia regionale. Malgrado gli impegni in campagna elettorale presi in tal senso dai candidati (poi eletti) presidenti della provincia e un ordine del giorno approvato dal Consiglio provinciale, il cambiamento di denominazione non è mai arrivato. Forti resistenze ci sono state anche da parte dei deputati regionali non marsalesi che si sono succeduti in questi anni. Le motivazioni, non solo strettamente campanilistiche, sono comprensibili anche se non giustificabili. Per capire a che punto è la “pratica”, ci siamo rivolti all’assessore al turismo del Comune di Marsala. “Da quando lo scorso giugno l’amministrazione guidata da Alberto Di Girolamo si è insediata, il sindaco ha subito messo in moto tutto l’iter burocratico necessario – ci ha detto Lucia Cerniglia -. Io stessa, su input del primo cittadino mi sono incontrata il 18 novembre scorso, assieme al segretario generale del comune Bernardo Triolo, con i dirigenti dell’Airgest”. In questo incontro è emersa qual è la trafila da fare per poi arrivare alla soluzione sperata dai marsalesi. “Intanto occorre – ci ha ancora detto la Cerniglia – che ad inoltrare la richiesta del cambiamento del nome ai ministeri competenti siano i due sindaci interessati”. Nella fattispecie quello di Trapani e di Marsala. A breve i due primi cittadini dovrebbero incontrarsi. I ministeri a cui la Cerniglia fa riferimento sono quello della Difesa, visto che le piste vengono utilizzate dall’aeroporto militare, e quello delle Infrastrutture: “Ho chiesto al sottosegretario Riccardo Nencini (che è segretario nazionale del partito della Cerniglia. n.d.r.) di seguire la pratica che inoltreremo a breve se il sindaco di Trapani sarà d’accordo con noi. Ottenuti tutti i permessi necessari sarà indispensabile un incontro con l’Enac nazionale per il via definitivo”. Come si vede la pratica, oltre che irta di difficoltà dal punto di vista campanilistico, appare farraginosa anche per quanto riguarda i passaggi burocratici. Vedremo…