È Giacomo Arno il primo centenario marsalese del nuovo anno. Perfettamente lucido, Arno ha voluto che in un tavolo accanto a quello dei festeggiamenti vi fossero gli arnesi di bottaio che sono stati i suoi compagni di viaggio per moltissimi anni di vita e che gli hanno consentito di vivere in maniera decorosa. Giacomo Arno ha spento le classiche cento candeline nel corso di una festicciola lo scorso sanato, cui non ha voluto mancare il sindaco di Marsala, Alberto Di Girolamo, che ha consegnato al nonnino una targa ricordo per il traguardo raggiunto.
Nonno Giacomo, che era attorniato dai suoi due figli, Salvatore e Antonino, nonché da nipoti e pronipoti, si è sposato nella sua vita per ben tre volte ed ora è vedovo. Attualmente vive a Sappusi accudito dai suoi figli. Appassionato di matematica e storia, conosce benissimo quella dell’ultimo conflitto mondiale. Ricorda minuziosamente che durante la seconda guerra mondiale, da sottufficiale della cavalleria, fu fatto prigioniero e che attraversò lo stretto di Messina in una piccola imbarcazione rischiando di morire annegato. Ama scrivere poesie e legge tantissimo, Giacomo Arno nella vita ha svolto il mestiere di mastro bottaio lavorando in diversi stabilimenti vinicoli della Città. Al sindaco ha rivolto un discorso di sua integrale composizione.
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