Una sala gremita, quella delle storiche Cantine Pellegrino, che hanno ospitato la presentazione dell’ultimo libro di Gioacchino Aldo Ruggieri. “I gabbiani volavano basso”. A fare gli onori di casa, l’amministratore delegato delle Cantine Pellegrino, Benedetto Renda, mentre il dibattito è stato ravvivato dagli interventi dell’editore Renato Polizzi e dalla docente Francesca Gerardi. Quello del Preside Ruggieri è il primo volume di una nuova iniziativa editoriale della Casa Editrice Tatzebao, già editore del quotidiano Marsala C’è e del portale itacanotizie.it. “Abbiamo voluto esordire – ha detto l’editore – con una delle voci più autorevoli della nostra città, per una collana di libri che vuole dare spazio agli autori del territorio. Marsala è una città piena di storia e di storie che non aspettano altro che di essere raccontate. E nonostante i nuovi mezzi di comunicazione, il continuo flusso di informazioni proveniente dal web, crediamo che alcune storie e soprattutto alcune voci meritino ancora di essere fermate su carta, che meritino la pazienza, il tempo e l’accortezza artigianale che solo i libri sanno restituire”. Ad introdurre le atmosfere de “I gabbiani volavano basso” ci ha poi pensato la professoressa Gerardi con le letture e commenti dei racconti estratti dal libro.
“I racconti sono fatti reali, della vita quotidiana. Quando hanno fame i gabbiani, sul mare, volano basso sperando di avvistare una preda da catturare e ingoiare – ha poi precisato il preside Ruggieri – E’ un po’ come gli uomini. Ma per essi c’è fame e fame. Qui i gabbiani segnano la vita di protagonisti e comprimari all’interno delle moltitudini silenziose della mia Sicilia dolcissima e infelice e dei siciliani, un vero popolo”. E sono proprio le sue care “moltitudini silenziose” che vengono rappresentate anche in questo nuovo contesto, dopo la fortunata serie “Accadde a Marsala”. Al termine della presentazione, Gioacchino Aldo Ruggieri ha ricordato, con commozione, la sua cara moglie, compagna di una vita, scomparsa poco tempo fa. “A lei è dedicato questo mio ultimo lavoro, sono felice che sia riuscita a leggerlo”.