Lo scorso 9 dicembre, il Coordinamento Donne Socialiste di Marsala, presieduto da Donatella Fiorito e composto dalla vice Rossella Mannone, alla presenza dell’assessore alle Politiche Sociali Lucia Cerniglia e della vice segretaria provinciale Cathy Marino, ha consegnato, in comodato d’ uso gratuito, la propria sede politica al Centro Antiviolenza di Marsala “La Casa di Venere” nelle mani della presidente Francesca Parrinello. Una sede temporanea quella di Corso Gramsci (vicino a Porticella) ma un segnale tangibile, quello delle socialiste, a favore dei più deboli, accogliendo l’appello delle operatrici del Centro, che sono rimaste nuovamente senza una sede dove poter svolgere l’attività in favore delle donne vittime di violenza. “Ancora oggi ribadiamo che il nostro è l’unico Centro Antiviolenza di Marsala riconosciuto, in possesso di documentazione e di formazione, facente parte del Coordinamento Donne Siciliane, ente giuridico presente in tutta l’isola. Ma è anche l’unico Centro Antiviolenza che non ha una sede, mentre altri centri non formati in maniera adeguata in difetto della legge nazionale, hanno una struttura che li accoglie”, affermano le socie e le operatrici del Centro Antiviolenza. Va ricordato che, secondo le leggi nazioni ed in particolare secondo il decreto legge contro il femminicidio approvato dal Parlamento, la donna vittima di violenze deve essere messa al sicuro dai centri antiviolenza, in una casa-rifugio assolutamente segreta e che tali enti devono essere composti da sole donne, nessun operatore uomo è ammesso. E questa è l’attività che quotidianamente svolgono le operatrici marsalesi de “La Casa di Venere”.
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