Sabato scorso si sono tenuti a Marsala due importanti appuntamenti medico-scientifici, uno sulla telemedicina diretto più verso la collettività; l’altro riservato ai medici specialisti che si occupano del diabete e delle sue diverse complicanze. All’ex Convento del Carmine oggi sede dell’Ente Mostra di Pittura, si è parlato delle nuove frontiere della medicina legate ormai, indissolubilmente, all’informatica. A cura dell’Associazione onlus “Batticuopre…Batti”, di cui è presidente Vincenzo Marino e direttore tecnico-scientifico Gaspare Rubino, primario dell’Unità operativa Complessa di Cariologia e Utic dell’ospedale Paolo “Borsellino”, è stato presentato un progetto di telemedicina a tutela degli ipertesi. E’ stata Patrizia Mascia, dirigente della Gesi sistemi informatici per la medicina, a illustrare l’iniziativa che consentirà ai medici di famiglia che aderiranno al progetto di monitorare a distanza la pressione arteriosa sistolica (massima) e diastolica (minima) e la frequenza cardiaca dei loro pazienti. Grazie ad un applicazione scaricabile sul proprio telefonino l’utente da casa propria potrà comunicare al medico di famiglia i valori della pressione e ricevere indicazione su cosa fare. Dopo questo primo step nell’app potranno essere aggiunti altri parametri quali la glicemia, il controllo di eventuali aritmie, ecc. L’obiettivo dell’Associazione “Batticuore…Batti” è quello di far aderire al progetto quanti più medici di famiglia possibile. In prima battuta il servizio potrà essere fruito da quanti sono iscritti all’Associazione che tutela i cardiopatici e che, allo stato, conta circa 120 iscritti. All’incontro, oltre ai relatori, sono stati presenti gli onorevoli Antonella Milazzo e Giovanni Lo Sciuto, il vice presidente dello Snamid Vito Barraco, il Presidente dell’Ordine dei Medici, Rino Ferrari; nonché il dirigente di cardio-chirurgia di Villa Maria Eleonora di Palermo, Giuseppe Bianco, e i cardiologi dell’ospedale marsalese Caterina Attardo, Ketty Ingianni e Giuseppe Pellegrino.
A San Pietro l’altro appuntamento con la Medicina. Si è discusso dell’epidemia Diabete in Sicilia Occidentale e delle sue terribili complicanze. Da più parti è stato ribadito come la malattia sia subdola per il fatto che non essendo “avvertita” procura effetti devastanti soprattutto a carico della retina, degli arti inferiori, del cuore e di tutti gli altri organi vitali, contribuendo in maniera determinante a causare ictus, infarto e altre malattie vascolari. Il WorkShop è stato organizzato dalla Scuola di Medicina e Chirurgia – Insegnamento di Endocrinologia, diabetologia e malattie metaboliche, dell’Università degli Studi di Palermo in collaborazione con l’Unità Operativa Complessa che tratta le iperglicemie e le altre malattie a base metabolica dell’Ospedale “Paolo Borsellino”. A coordinare le cinque sessioni di lavoro è stata la docente universitaria di endocrinologia Carla Giordano. Fra i relatori e i moderatori anche i medici componenti l’equipe di diabetologia del nosocomio marsalese: il primario Filippo Maggio e i dirigenti medici Antonino Lo Presti (Piede Diabetico), Maria Antonietta Scarpitta (Couting dei carboidrati) e Domenico Greco (dieta personalizzata). Moderatore d’eccezione di inizio lavori è stato Giacomo Angileri, fondatore del reparto di Diabetologia nell’ormai inattivo “San Biagio”. Presente anche Cosimo Pulizzi. Ad entrambi gli appuntamenti non è mancato il Sindaco Alberto Di Girolamo che oltre a portare il saluto della Città si è complimentato, anche nella qualità di cardiologo, con gli organizzatori per le due importanti iniziative che vogliono migliorare cure e qualità di vita per chi soffre di malattie cardio-vascolari, ipertensione e diabete.