L’atto dell’Amministrazione tutela i cittadini. L’acqua può essere usata per l’igiene personale
Un’ordinanza sindacale emessa dal comune di Petrosino (la n. 39 del 02.10.2015) ha fatto divieto “… di utilizzare per il consumo umano, quale bevanda e per la preparazione degli alimenti, l’acqua erogata dalla rete idrica comunale fino alla verifica di conformità. L’acqua erogata dalla rete idrica comunale potrà essere utilizzata per tutti gli usi igienici compresa l’igiene personale”. Ciò si è reso necessario in quanto l’ASP di Trapani, Dipartimento di Prevenzione Servizio Igiene degli alimenti e della Nutrizione, ha comunicato che le acque destinate al consumo umano, in seguito all’esito dei controlli esterni effettuati, sono risultate non conformi per il parametro “nitrati” e non sono idonee al consumo umano diretto. Ovviamente il sindaco Gaspare Giacalone ha, con il provvedimento cautelativo, voluto tutelare la salute dei cittadini fino all’effettuazione di ulteriori controlli dai quali emerga la conformità ai parametri. Per tale motivo è stato fatto ordine al III Settore di effettuare i controlli interni previsti dalla d. lgs. 31/2001 comunicando, al Dipartimento di Prevenzione, le cause della non conformità, i tempi previsti per il rientro dei paramenti, i provvedimenti che si intendono adottare al fine di fornire acqua con i requisiti richiesti e gli esiti favorevoli dei controlli interni per poter ripetere i campionamenti. Sull’argomento è intervenuto il Circolo di Legambiente Marsala-Petrosino, tramite il suo presidente Maria Letizia Pipitone, che si chiede in un comunicato stampa come…ci sono finiti i nitrati nell’acqua comunale?” La responsabile di Legambiente ritiene che Petrosino, come Marsala, vivono prevalentemente di agricoltura, ed è possibile che l’uso di pesticidi e fertilizzanti inquini le falde. “Lo sappiamo da sempre, ma non si è mai fatto nulla per limitarne quantomeno l’uso. Petrosino inoltre, a differenza di Marsala, non ha la rete fognaria” secondo la rappresentante di Legambiente della rete fognaria che non c’è. Appare evidente che è esplosa una bomba ecologica – continua Pipitone – sulla quale abbiamo vissuto per tanto tempo, facendo finta che non ci fosse. “…Le responsabilità – continua – evidentemente non possono essere attribuite all’attuale Amministrazione comunale che ha ereditato questo disastro dalle precedenti”. Per Legambiente e per il suo presidente la soluzione del problema non è più rinviabile e pertanto chiede alla politica tutta, senza distinzione tra maggioranza ed opposizione, di cercare di reperire le risorse per completare la rete fognaria ed attivare il depuratore. [ c. m. ]