Dopo la “sparata” di fine settimana del Presidente del Consiglio Matteo Renzi sulla quantità delle tasse da abbassare nei prossimi anni, e’ partita la gara per individuare le risorse da destinare all’apposito capitolo. Subito è iniziato un esercizio tipico della politica. “Prendiamoli qua”; “ troviamoli tra gli sprechi”; “individuiamoli con nuove entrate”, e via così cercando. Poi, puntuale, è arrivato il twitter del premier: “risparmieremo sulla sanità”. Ed ecco il coro di politici che sono subito d’accordo (quelli della maggioranza), o che sono immediatamente contrari (quelli della minoranza). “Risparmieremo sugli acquisti” ha detto il ministro della salute Beatrice Lorenzin: “Non è possibile che una siringa a Palermo costi il triplo che a Udine”. A parte il fatto che la storia delle siringhe riaffiora ogni volta che si parla di risparmi nella sanità, se fossimo volgari diremmo che i “posteriori” dei siciliani sono più preziosi di quelli dei friulani. Ma la storia non è quella. I costi ci sono, vengono spesso gonfiati, ma “l’operazione” viene fatta da personale dirigente che poi risulta colluso anche con la malavita organizzata. E chi ha nominato i vertici della sanità nelle regioni? Il potere politico, lo stesso che oggi chiede la riduzione del costo delle siringhe. Riduciamo pure i costi esagerati, ma vogliamo, una volta per tutte, togliere di mano alla politica la sanità? Senza entrare nello specifico, assurdo e strano, in Sicilia l’assessore Lucia Borsellino non era forse assessore alla sanità? E nella presunta intercettazione telefonica il Governatore Crocetta non parlava con Tutino, dirigente sanitario nominato dalla politica? Passate le polemiche di solito…paghiamo noi. In un Paese civile la sanità dovrebbe essere gratuita. In un Paese mezzo mezzo, dovrebbe essere gratuita per i meno abbienti. Farmaci gratis per bambini e per anziani. Niente code nei pronto soccorsi, analisi da effettuare in modo rapido senza aspettare mesi. Diteci voi se questo è il quadro della sanità italiana e meridionale in particolare. E loro parlano di siringhe. Diminuiranno invece gli aventi diritto al ticket, innalzeranno l’età dell’esenzione, aumenteranno i proclami sulla sanità che deve essere più efficiente e poi magari lasceranno invariato il prezzo delle siringhe. E noi? Ci rimane soltanto toccare ferro e quant’altro, e sperare di non ammalarci.
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