Alcuni ragazzini, mentre, ieri pomeriggio, facevano il bagno a mare, nella zona di Sappusi, hanno trovato qualcosa di insolito e di macabro: un teschio umano. Presolo in mano, lo hanno portato a riva, forse senza rendersi pienamente conto di cosa era, ma i bagnanti adulti si sono subito allarmati e hanno chiamato la polizia. Sul posto sono intervenuti gli uomini del commissariato diretto da Fausto Pillitteri e il medico legale, secondo cui non si tratta di un reperto archeologico (questa settimana, nella zona è stato rinvenuto un relitto di una antica nave romana), ma di un uomo morto al massimo qualche anno fa. Sembra si tratti di un giovane, di al massimo 30 anni. Sul caso indaga la polizia, coordinata dalla Procura. Il prossimo passo sarà tentare di identificarlo, ma viste le condizioni, non sarà semplice. Non si esclude che si possa trattare anche di qualche persona defunta in una delle tante tragedie del mare, avvenute nel Mediterraneo. Tra l’altro nel 2012, a largo di Biscione, la Capitaneria aveva rinvenuto un cadavere in avanzato stato di decomposizione, e privo del capo. All’epoca non fu identificato il corpo. Ora sarà necessario effettuare controlli incrociati per verificare se corpo e teschio appartengono alla stessa persona.
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