Donato Giglio portò una copia della lettera anonima del “Popolo vigili urbani onesti” alla riunione della “delegazione trattante” che era stata indetta presso il Comune per parlare della vicenda e per questo finì sotto processo con l’accusa di diffamazione. I fatti risalgono al 2008. Eppure gli autori non furono mai individuati, anche se nella lettera si denunciavano una serie di irregolarità connesse al comando dei vigili urbani. Ora il giudice monocratico Marcella Greco ha assolto dall’accusa di diffamazione il sindacalista mazarese Donato Giglio – sigla Diccap -, in quanto “il fatto non costituisce reato”.
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