Il titolare dell’impresa di pulizie Trapani Multiservice è stato arrestato con l’accusa di estorsione. Dalle indagini, condotte dai finanzieri della sezione di pg delle Fiamme Gialle, sarebbe emerso che il 44enne Massimo Tempesta pretendeva che i dipendenti licenziati gli restituissero parte del Tfr liquidato. L’inchiesta coinvolge anche la segretaria dell’azienda Maria Antonietta Barraco che, come Tempesta, si trova adesso agli arresti domiciliari. Anche per lei l’accusa è quella di estorsione, stesso reato contestato al capo del personale Pietro Di Bella e al consulente del lavoro Giacomo Barraco, fratello della donna. Le indagini sono scattate in seguito alla denuncia di una ex dipendente. L’arresto è stato disposto dal gip Antonio Cavasino, che ha accolto la richiesta del pm Andrea Norzi. Sulla vicenda si registra un commento da parte del segretario provinciale della Uil Eugenio Tumbarello, che invita chi subisce soprusi del genere a “trovare il coraggio di denunciare per uscire dalla prigionia del bisogno”. “Questa nostra terra che ha bisogno di lavoro per svilupparsi e migliorare le condizioni di vita dei propri cittadini – afferma Tumbarello – non può sottacere ogni singolo sopruso che ne ostacola lo sviluppo. Il lavoro, quello legale e dignitoso, unico e vero buon affare, deve soppiantare e sostituirsi al malaffare che parte da simili episodi, lasciando spazio a legalità e trasparenza”.
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