Grillo riparte: “Di Girolamo un funzionario di partito”

Vincenzo Figlioli

Grillo riparte: “Di Girolamo un funzionario di partito”

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mercoledì 03 Giugno 2015 - 16:12

Gioca ancora all’attacco Massimo Grillo. In vista del secondo turno elettorale, l’ex parlamentare prosegue nella strategia utilizzata fin qui, nella speranza di logorare il proprio avversario. Definisce Di Girolamo “un funzionario di partito che fa politica da sempre”, continua a sollecitarlo a un confronto e a puntare sul sostegno di Salvatore Lombardo, ormai autentico “main sponsor” della candidatura di Grillo.

Il ballottaggio è un’altra partita: non ci sono più i “portatori di voto”, i consiglieri che trascinano il candidato ed i partiti – scrive Grillo sulla sua pagina Facebook -. Il 14 giugno andremo al voto non per elezioni politiche ma per assicurare un buon governo alla città di Marsala. Adesso siamo soltanto in due, da una parte un candidato che si autodefinisce “perbene”, ma pur di vincere non si fa scrupoli, scende a compromessi per decidere la propria squadra di assessori. Di Girolamo è un funzionario di partito che fa politica da sempre: ex consigliere comunale e presidente del consiglio nel ’93, candidato assessore alle provinciali nel 2006, candidato ma non eletto alle regionali con Crocetta, uno che si spaccia per “nuovo” e che invece oltre ad essere politicamente vecchio non è mai riuscito ad avere successo. Di Girolamo rifiuta il confronto con me perché non ha argomenti sui programmi, ed è consapevole di non potere reggere il confronto con una persona più autorevole ed esperta di lui. Dalla mia parte c’è un progetto politico serio e un’ idea precisa di governo della città, che non a caso ha come testimonial anche Salvatore Lombardo che scende in campo solo nell’interesse di dare un sindaco vero, capace ed onesto alla città di Marsala. Ci siamo presi due giorni di pausa, abbiamo riflettuto, da oggi si riparte con la ferma convinzione che il dato di partenza del 63% a favore del mio avversario è sceso vertiginosamente al 49% nel giro di due settimane e che senza i partiti la sua perdita di consensi è inarrestabile. Si, ne siamo convinti, possiamo farcela, se vince Grillo vince Marsala”.

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