Una celebrazione in ricordo di Don Michele di Stefano, in occasione del secondo anniversario della sua morte

Audrey Vitale

Una celebrazione in ricordo di Don Michele di Stefano, in occasione del secondo anniversario della sua morte

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lunedì 23 Febbraio 2015 - 18:00

Si svolgerà giovedì 26 febbraio la concelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Pietro Maria Fragnelli, per ricordare il parroco di Ummari, don Michele Di Stefano, assassinato due anni fa nella sua casa canonica ad Ummari. La cerimonia si terrà alle 18 nella chiesa parrocchiale “Gesù, Giuseppe e Maria” del Borgo Livio Bassi a Ummari.  

Don Michele Di Stefano, 79 anni, originario di Calatafimi, è stato ucciso il 26 febbraio del 2013 ad Ummari in canonica, mentre dormiva, a colpi di bastone. L’assassino, 33 anni, suo parrocchiano, catturato dopo alcuni giorni, è stato condannato in primo grado a trenta anni di reclusione. La sentenza del processo d’appello è prevista entro la fine di questo mese. Per l’assassino il procuratore generale di Palermo ha chiesto la conferma della condanna.

Ordinato presbitero nella sua città, a Calatafimi dal vescovo Francesco Ricceri nel 1965, sacerdote per 48 anni, don Di Stefano è stato parroco per 43 anni nella frazione di Fulgatore. Compiuti i 75 anni ha continuato il suo ministero pastorale di parroco dedicandosi alla parrocchia “Gesù, Giuseppe e Maria” della vicina Ummari. Per molti anni è stato assistente dei lavoratori di Azione Cattolica e assistente spirituale della Coldiretti provinciale, ruolo al quale dedicava molte energie. Il nome di don Di Stefano è stato inserito da Fides nell’elenco dei missionari morti nel mondo nel 2013.

“La prima eredità che ci lascia questo nostro fratello è la sua testimonianza, ampia e generosa; una testimonianza che ha seminato una qualità ed una sapienza di relazioni che tutti vorremmo avere – aveva detto in occasione del primo anniversario della sua morte il Vescovo di Trapani Pietro Maria Fragnelli –   Don Michele è stato un uomo capace di grandi relazioni ma anche un vero discepolo di Cristo. Qualunque sia il legame che avete avuto padre Michele a tutti coloro che siete qui, a nome della Chiesa di Trapani, dico: grazie! Che questo momento nel ricordo di questo nostro fratello susciti desiderio di bene, impegno di costruzione di giustizia e di pace”.

 

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