Nuovo sequestro da parte dei militari della Guardia di Finanza di Mazara del Vallo. All’interno di un peschereccio battente bandiera tunisina, le Fiamme Gialle e il personale della locale Dogana hanno trovato 374 stecche di sigarette di contrabbando. Nel corso delle operazioni doganali di rito, i finanzieri hanno inizialmente rinvenuto un primo quantitativo di stecche non dichiarate riportanti la marca “Pine Blu”, per poi trovare diverse centinaia di pacchetti sigarette di varie marche (Marlboro Gold, Marlboro Rosse, American Legend, Pine Blue, 20 Mars International, The King Gold), nascoste dall’equipaggio del peschereccio e destinate ad alimentare il mercato dell’intera provincia di Trapani. Secondo le stime effettuate, una volte messi in vendita, i 75 Kg di sigarette avrebbero fruttato ai contrabbandieri oltre 25.000 euro. Nell’ambito dell’operazione, è stato disposto anche il sequestro dell’imbarcazione utilizzata. Sei persone dell’equipaggio, compreso l’armatore, sono state denunciate all’autorità giudiziaria di Marsala per contrabbando.
Il sequestro segue quello avvenuto alcuni giorni fa, sempre presso il porto di Mazara del Vallo, e che ha portato al fermo di un peschereccio di 30 metri, su cui si trovavano 250 kg di sigarette, pronte per essere immesse sul mercato “nero”. Nel prosieguo delle indagini, è stato accertato che a bordo del suddetto natante era imbarcata una quantità di carburante decisamente superiore a quella dichiarato all’arrivo nel porto mazarese; per questo i finanzieri, di concerto con il personale della Dogana, hanno provveduto al sequestro di oltre 16.000 litri di carburante, evidentemente destinato al consumo in frode. Entrambe le operazioni rientrano nell’ambito di un’intensificazione dei controlli disposta della Guardia di Finanza per contrastare i contrabbandieri che, sempre più spesso, utilizzano le imbarcazioni da pesca per introdurre in Italia le sigarette di fabbricazione estera aggirando il regime di monopolio ed i controlli doganali. Una tendenza che non è sfuggita ai finanzieri della Sezione Operativa Navale e della locale Tenenza di Mazara del Vallo, che sono intervenuti in entrambi i casi per ripristinare la legalità.