Sono in poche ormai le amministrazioni comunali del trapanese che partecipano alla Bit, la Borsa Italiana del Turismo, che si è tenuta a Milano tra il 12 e il 14 febbraio, celebrando la sua 35esima edizione nell’anno dell’Expo. Le esigenze della spending review e qualche discutibile scelta di programmazione hanno infatti portato la maggior parte dei Comuni a disertare quest’importante appuntamento, che per anni ha visto la presenza di delegazioni tanto numerose quanto incapaci di promuovere adeguatamente il territorio. A rappresentare la provincia di Trapani, quest’anno, c’era comunque l’amministrazione delle Egadi, guidata dal sindaco Giuseppe Pagoto. “Diffondere un’unica e coerente immagine turistica di Favignana, Levanzo e Marettimo che non disperda le rispettive singolarità delle isole: questa è la linea dell’Amministrazione e questo è il messaggio che abbiamo lanciato alla Bit di Milano – ha dichiarato il primo cittadino egadino -. Non potevamo mancare ad una delle principali fiere internazionali di settore. Contiamo nel 2015 di ripetere il trend positivo del 2014, in controtendenza al contesto attuale”.
Pagoto ha partecipato a un incontro dedicato alla valorizzazione delle Isole Egadi che si è svolto presso lo stand della Sicilia, al quale hanno partecipato l’assessore del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo della Regione Siciliana, Cleo Li Calzi, l’assessore dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Antonio Purpura, il sovrintendente del Mare della Regione Siciliana Sebastiano Tusa, nonché una testimonial d’eccezione come Donatella Bianchi, giornalista e conduttrice di Linea Blu.
“Tutto il sistema delle isole minori – ha detto Cleo Li Calzi, assessore del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo della Regione Siciliana – è fondamentale per la valorizzazione dell’offerta turistica della Sicilia e parte proprio da esempi come l’arcipelago delle Egadi che unisce alla tutela del bene la valorizzazione e la fruizione ad uso turistico coniugando natura, storia e territorio”.
“Il modello di sostenibilità che possiamo trovare nell’arcipelago Egadi – ha detto Donatella Bianchi – trova la conferma più preziosa nel ritorno della foca monaca che si pensava estinta. La presenza della foca monaca è la prova del giusto equilibrio uomo-ambiente raggiunto dalle comunità locali. Le Isole Egadi si completano l’un l’altra: Marettimo la sacra, Favignana l’isola dall’anima segreta, Levanzo è la testimone del passato. Insieme sono la sintesi del Mediterraneo”.
“Le Egadi – ha sottolineato l’assessore ai Beni Culturali Antonio Purpura – rappresentano un simbolo di identità siciliana, perfetta sintonia tra bellezze naturalistiche e beni culturali. La Sicilia è uno scrigno da aprire, nostro compito è mettere in luce l’immenso patrimonio. Siti come la Ex Stabilimento Florio a Favignana sono conosciuti ai più e unanimemente apprezzati, ma esistono tesori ancora nascosti e tutti da scoprire”.
“Il patrimonio culturale sommerso ed emerso nelle Isole Egadi – ha affermato il Sovrintendente del Mare della Regione Siciliana Sebastiano Tusa – per la sua eccezionalità e varietà può costituire un’ottima occasione di sviluppo e di occupazione per l’Arcipelago e per l’intera Sicilia”.
Tra i visitatori dello stand delle Isole Egadi, anche il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini.