E’ iniziata con la protesta degli ultras del Marsala, la prima partita di andata di Coppa Italia nazionale di categoria tra il 1912 e l’Acri finita 2 a 2. I tifosi quest’oggi hanno seguito la partita in silenzio mostrato uno striscione con la scritta “Rispetto per gli ultras”, continuando la polemica contro le scelte della presidenza di chiudere la curva per i fatti contro il S. Giovanni Gemini. La squadra è arrivata sul campo del “Lombardo Angotta” schierando un 3-4-3 con Maltese G. in porta, Genesio, Lombardo, De Vita, Maltese S, Giardina, Arnone, Gancitano, Cortese, Covintto, Testa. La squadra calabra è scesa in campo con Di Iuri, Mancino, Luzzi, Deffo, Cavatori, Miceli, Feraco, Sposato, Levato e Visani. Aribtra Luca Ragone di Ciampino, assistenti di gara Giuseppe Antonaglia e Simone Morlacchetti di Roma 2, quarto uomo – novità per questa categoria – Fabio Tucci di Ostia Lido. Nel primo quarto d’ora le squadre si sono studiate senza temersi ma al 17′, un’ingenuità in area di Lombardo che commette fallo, fa guadagnare un rigore all’Acri che mette a segno. Pergolizzi ha l’intuizione di sostituire Lombardo con Riccobono che al 22′ serve una preziosa palla a Genesio che mette in rete. Marsala ancora avanti e il 2 a 1 non tarda a venire: al 35′ su punizione di Riccobono, il portiere avversario Di Iuri commette una papera e il pallone finisce in rete. Nel secondo tempo, qualche tiro deciso da entrambe le parti ed una punizione per l’Acri. Ma proprio quando la partita sembra decisa, Rabihou Amadou – entrato al posto di Gallo – con un gran tiro batte il portiere lilybetano per il 2 a 2. La partita finisce dopo 6 minuti di recupero concessi dall’arbitro Ragone, con una punizione dell’Acri. Una nota: finalmente si intravede in campo il “tanto atteso” quarto uomo non previsto nel campionato di Eccellenza.
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