Capo di gabinetto all’Assessorato regionale all’agricoltura. Ma anche commissario straordinario presso il Libero Consorzio di Enna e assessore al Comune di Campobello. Il nome di Antonio Parrinello ricorre in molti contesti diversi, dopo le Regionali 2012 e la vittoria di Rosario Crocetta. Secondo alcuni, il rapporto fiduciario che lo lega al presidente della Regione potrebbe portarlo anche alla candidatura a sindaco di Marsala, in vista delle prossime elezioni amministrative.
C’è del vero in questa possibilità?
Nei prossimi mesi sarò molto impegnato, ma non nel ruolo di cui qualcuno ha parlato. Sto lavorando molto come capo di gabinetto dell’Assessorato all’agricoltura, in un settore che presenta una situazione molto complicata. Come ho detto in questi giorni, credo di poter essere più utile a Marsala proprio per quello che faccio a Palermo.
C’è comunque la volontà di partecipare alla discussione di queste settimane?
Questo senz’altro. Del resto, lo faccio da 35 anni. Secondo me il centrosinistra ha fin qui discusso poco e in maniera sbagliata. Occorre avviare una discussione adeguata, alla luce del sole, in modo che il centrosinistra possa vincere le prossime elezioni.
Cosa non va in quello che è stato detto e fatto finora dal centrosinistra marsalese?
E’ mancata chiarezza. Bisogna sciogliere prima possibile alcuni nodi, a partire dal perimetro della coalizione, che dovrebbe ricalcare quella che sostiene Crocetta a Palermo, dall’Udc al Pd, comprendendo anche altre forze ed energie importanti, specie a sinistra e tra le forze civiche. In questa fase c’è ancora un po’ di nebbia, il mio compito è dare un contributo per diradarla.
Definita la coalizione, si fanno le primarie o va bene la candidatura di Alberto Di Girolamo?
Alberto è un caro amico, può essere un buon candidato e può diventare il sindaco della città. Se tutte le forze della coalizione sono d’accordo, non è necessario fare le primarie. Se quest’accordo non c’è, si fanno le primarie tra i candidati che emergeranno.
Del governo Crocetta non fa più parte Articolo 4. In ragione di ciò, il movimento di Ruggirello sarebbe fuori dalla coalizione marsalese…
Articolo 4 non fa parte del governo, perchè una parte del movimento non ha condiviso la nomina dell’assessore Caleca. Ma non è fuori dalla coalizione, perchè continua a sostenere Crocetta.
La spaccatura di Articolo 4 ha portato alla nascita di un nuovo soggetto politico, Sicilia Democratica. E’ vero che a rappresentare il partito di Lino Leanza sul territorio sarà proprio Antonio Parrinello?
Leanza è una persona capace, che sta facendo un lavoro importante a sostegno del centrosinistra. Lavoro all’assessorato all’agricoltura, dove c’è un uomo indicato da Sicilia Democratica. Sono grato a questo gruppo di avermi confermato nel ruolo di capo di gabinetto. Detto questo, comunque, resto nel Pd.
Come sta andando a Enna e Campobello?
A Enna ho iniziato da poco. Non è un lavoro semplicissimo, considerando anche i numerosi impegni che ho in questo periodo. A Campobello sono stato chiamato a dare una mano d’aiuto, per mettere la mia esperienza al servizio dell’olivicultura di Campobello, tra le migliori del mondo. Il nostro intento è risollevare questo comparto, assieme a tutta l’agricoltura regionale, tenuto conto che il 2015 sarà un anno molto con l’Expo di Milano, dove la Sicilia è l’unica regione che presenterà un proprio padiglione, che a sua volta ospiterà 12 Stati del Mediterraneo. Lì, ci giocheremo un pezzo del nostro futuro, considerando che il tema dell’Expo di Milano è proprio l’alimentazione. Dobbiamo essere protagonisti e fare in modo di riuscire ad esserlo anche dopo.
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