Mezzi sporchi e non disinfettati: i dipendenti della Belice Ambiente si rifiutano di lavorare

Audrey Vitale

Mezzi sporchi e non disinfettati: i dipendenti della Belice Ambiente si rifiutano di lavorare

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giovedì 25 Settembre 2014 - 13:34

“Da oltre un mese i mezzi in dotazione al Cantiere “Mazara del Vallo” non vengono sottoposti a disinfestazione giornaliera né tantomeno vengono sottoposti ai regolari cicli di lavaggio” questo è quanto si legge nell’esposto che i dipendenti della Belice Ambiente hanno inviato alle Procure della Repubblica di Trapani, Sciacca e Marsala, ai Sindaci dei comuni interessati, Polizia, Carabinieri, nonché ai responsabili del servizio della tutela della salute sul posto di lavoro delle ASP locali.

I lavoratori sono stati costretti ad interrompere il regolare servizio nella notte del 24 settembre “per evitare di mettere a rischio la propria salute” ma anche quella dei cittadini, in quanto “i mezzi si presentavano in uno stato igienico – sanitario insostenibile” e “la stragrande maggioranza delle vetture presentava palesi perdite di percolato e di olio di motore”.

La grave violazione segnalata dai dipendenti è quella delle norme del decreto legislativo 81/2008 riguardante le leggi per la tutela della salute sul posto di lavoro.

“Si precisa che le energie lavorative dei sottoscritti – si legge nella nota – sono rimaste e rimangono a disposizione del datore di lavoro e alla presenza di mezzi idonei sarà ripresa immediatamente l’attività”.

“I mezzi e le attrezzature della Belice Ambiente attualmente stazionano in una pubblica via (via terzo Millennio), in spregio ad ogni pur minima norma elementare di sicurezza, e senza che gli operatori abbiano a disposizione adeguati servizi igienici – continuano i dipendenti nell’esposto – si chiede un  intervento urgente del servizio di tutela della salute sul posto di lavoro dell’ASP di Trapani, stante l’inadeguatezza dei mezzi di protezione individuale nonché in parte la loro inesistenza, al fine di una verifica generale del rispetto della normativa vigente in materia”.

Audrey Vitale

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