Da alcuni giorni si parla con insistenza del possibile trasloco in Puglia del set del commissario Montalbano. Il produttore della fiction, Carlo Degli Esposti, ha infatti lamentato la mancanza d’attenzione da parte della Regione Sicilia, rispetto a una delle serie televisive più popolari di questi anni. Una produzione che ha innegabilmente contribuito ad aumentare i flussi turistici verso il ragusano, dove si girano le scene principali della fiction. “Non mi hanno dato un euro per la produzione di Montalbano”, lamenta Degli Esposti, ricordando che l’ex assessore Tranchida lo andò a trovare sul set del Giovane Montalbano, promettendo un contributo di 800mila euro che non arrivò mai. “La Puglia mi fa ponti d’oro – prosegue il produttore -. Certo, mi dispiacerebbe lasciare la Sicilia, ma non si può continuare così”. Allarmati dal possibile trasloco del set di Montalbano, i comuni della provincia di Ragusa, che si sono detti pronti a una colletta per sostenere gli sforzi della produzione. Nel frattempo, il presidente della Regione Rosario Crocetta ha convocato per oggi pomeriggio un incontro congiunto con lo staff della presidenza, della segreteria generale, gli assessori al Turismo e all’Economia e i rispettivi staff, l’ufficio legislativo e legale della Regione, per strutturare un ddl da proporre
immediatamente alle commissioni competenti e all’aula, che tuteli la produzione di “Montalbano” e di tutte le altre serie televisive girate in Sicilia in maniera continuativa. “In particolare – afferma il presidente – saranno attenzionate quelle produzioni che oltre a valorizzare i luoghi della Sicilia, ne esaltino la cultura della legalità, della trasparenza e abbiano un forte valore artistico e culturale. Gli strumenti tradizionali dei bandi generici sul cinema, mal si conciliano con le esigenze a tutela del patrimonio culturale che rappresenta per la Sicilia la produzione di Montalbano, ormai conosciuta in tutto il mondo, e che viene ripetuta da anni senza mai avere avuto alcun supporto finanziario pubblico. Non possiamo assolutamente rischiare di perdere tale patrimonio e – conclude Crocetta – faremo immediatamente la nostra parte”.
Scuola