Depone Angelo Galfano, storico agente generale dell’assicurazione: “conobbi Giuseppe Genna in occasione di un assegno non andato a buon fine e poi saldato”
Si tratta del processo che si sta celebrando davanti al collegio presieduto dal giudice Sergio Gulotta (a latere Pierini e Moricca) e che vede l’accusa rappresentata dal pm Nicola Scalabrini. Alla sbarra ci sono sei persone accusate di associazione a delinquere e truffa, secondo l’accusa avrebbero imbrogliato un’agenzia assicurativa per risparmiare sulla classe di merito delle auto assicurate. Questi gli imputati: Elena Cudia, titolare della ditta di autonoleggio “G.P. Rent a car”, il marito della donna, Giuseppe Genna, gestore, “di fatto” della ditta. Entrambi i coniugi sono assistiti dagli avvocati Stefano Pellegrino e Maurizio D’Amico (quest’ultimo ieri era in aula), Giovanni Anselmi e Salvatore Lo Grasso, collaboratori della ditta di noleggio, Francesco Lo Grasso, difeso da Paolo Paladino, e Pietro Barraco, difeso dal legale di fiducia da Giacomo Cannizzo. A far scaturire le indagini è stata una denuncia presentata dall’Italiana spa, agenzia di assicurazioni presso la quale erano stati stipulati i contratti assicurativi di buona parte delle auto dell’autonoleggio marsalese. L’agenzia assicurativa, costituita parte civile e assistita dall’avvocato Vulpitta, in particolare, denunciò. È stato ascoltato Angelo Galfano, storico agente generale, che ha riferito di non conoscere direttamente nessuno dei dipendenti e collaboratori della Rent A Car, ad eccezione di Giuseppe Genna con il quale si sarebbe incontrato in occasione del pagamento di una polizza assicurativa che, essendo avvenuto tramite assegno, non era andata a buon fine, ma che poi era stato saldato. Angelo Galfano ha precisato che era Pietro Barraco, uno dei suoi collaboratori più fidati. La prossima udienza si terrà il 26 settembre alle 10,30, per l’esame degli imputati.