Nei giorni scorsi i carabinieri della stazione di Petrosino, diretti dal luogotenente Maurizio Giaramita, e coordinati dal comandante della compagnia di Marsala Carmine Gebiola, hanno fermato due giovani mentre si trovavano in casa di uno dei due, presso il Chiano Pulizzi, di Petrosino, dove i militari hanno rinvenuto venti piante di marijuana, sette grammi dello stesso tipo di droga già essiccata e vari strumenti utili per la spartizione e in confezionamento in dosi della cosiddetta droga leggera. Tra i ritrovamenti, in seguito alla perquisizione domiciliare dei carabinieri, anche una lampada posta, con ogni probabilità, per illuminare le piante e farle crescere prima. È scattato il fermo per entrambi, che ieri mattina è stato convalidato in arresto. Per entrambi l’accusa era di coltivazione ai fini di spaccio di droga e furto di energia elettrica. A chiedere il patteggiamento è stato Vincenzo Di Girolamo, assistito dall’avvocato Maria Letizia Pipitone. Per lui la condanna, decretata dal giudice Riggio, è stata di otto mesi e 500 euro di multa (con pena sospesa). Sotto processo anche un altro: Mattia Giuseppe Parrinello, che ha chiesto di essere giudicato con il rito abbreviato e, anche su richiesta del pm, è stato assolto per non aver commesso il fatto.
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