Dopo la seduta di lunedì scorso del Consiglio comunale che avevamo definito inutile, ecco che martedì sera si è tenuta in prosecuzione un altro incontro. Non si è prodotto nulla dal punto di vista amministrativo, ma si è certamente registrato un passaggio politico certamente inusuale. Una seduta di Consiglio comunale “calda” che si è conclusa con l’approvazione, a maggioranza, di un atto di censura nei confronti di sindaco, assessori e dirigenti comunali, non presenti in aula, e che verrà trasmesso al Prefetto di Trapani, al segretario generale, al nucleo di valutazione e agli organi preposti al controllo. L’assenza del primo cittadino in aula è stata più volte lamentata non solo dai banchi dell’opposizione ma anche tra le fila della maggioranza. Occorre però dire che da qualche tempo a questa parte l’Amministrazione è rappresentata a Sala delle Lapidi dall’assessore Antonio Provenzano, che tra le sue innumerevoli deleghe ha anche quella del rapporto con il Massimo Consesso Civico. Ma torniamo alla seduta di martedì. Che il clima all’interno di Sala delle Lapidi fosse teso si è notato sin dall’inizio della seduta quando i consiglieri Michele Gandolfo, Gregorio Saladino, Giuseppe Carnese, Salvatore Di Girolamo, Antonino Augugliaro, Rosanna Genna e Michele De Maria, tutti rappresentanti dell’opposizione, sono intervenuti in rapida successione, stigmatizzando l’assenza in aula del sindaco, degli assessori e dei dirigenti, malgrado c’erano da trattare i punti relativi alle interrogazioni e altri argomenti di una certa importanza che richiedevano, a detta dei consiglieri, la presenza in aula dell’amministrazione comunale e dei dirigenti. Su espressa richiesta del consigliere De Maria, il presidente Vincenzo Sturiano ha concesso una breve sospensione dei lavori per predisporre un atto di censura nei confronti del sindaco, della Giunta e dei dirigenti “per il comportamento non riguardoso nei confronti dell’intero consiglio comunale”. Atto di censura sottoscritto da 22 consiglieri, che è stato poi votato e approvato a maggioranza a fine seduta dopo un animato dibattito. Il via a seguito di una dichiarazione dell’assessore allo sport Eleonora Lo Curto, giunta in aula nel periodo in cui i lavori erano sospesi, il cui contenuto (“il sindaco non ama perdere tempo in discussioni; preferisce agire e non venire in Consiglio perché l’azione di chi governa è immediata, mentre quella del Consiglio comunale è più programmatica”). L’affermazione dell’assessore allo sport è stato stigmatizzato da molti consiglieri, che hanno fatto notare “come il sindaco ripone più fiducia sui referenti di quartiere che sull’operato dei consiglieri eletti democraticamente dal popolo”. Non sono mancati momenti di tensione in aula e un vivace botta e risposta tra lo stesso assessore Lo Curto (accusata “di voler difendere l’indifendibile”) e il presidente Enzo Sturiano. Lo “scontro” verbale sulla “dignità dei consiglieri”, ha accelerato, di fatto, la messa in votazione e l’approvazione dell’atto di censura, che il presidente Sturiano era sul punto di rinviare alla seduta del giorno dopo. Dopo gli interventi dei consiglieri De Maria, Genna, Marrone, Galfano, Gandolfo, Anastasi, Carnese, Di Girolamo, Alagna, Milazzo, Russo e Walter Alagna, la votazione ha riportato il seguente esito: 17 votanti, 13 voti favorevoli e 4 contrari. A votare “contro” l’atto di censura i consiglieri Ingrassia, Umile, Russo e Fici; mentre si sono espressi per il “si” tutti gli altri consiglieri presenti e cioè: Sturiano, Oreste e Walter Alagna, Anastasi, Maggio, Cordaro, Genna, Gandolfo, Pino Milazzo, De Maria, Augugliaro, Putaggio e Galfano.
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