“Il nostro progetto si è basato fin dall’inizio su un’idea di cambiamento che oggi resta più salda che mai”. Con queste parole il capogruppo consiliare di Cambia Petrosino, Luca Facciolo, torna sul terremoto politico che la scorsa settimana ha portato alle dimissioni degli assessori Enzo Marino e Katia Zichittella e alla costituzione di un nuovo gruppo in Consiglio comunale. Facciolo dà atto ai due dimissionari di aver lavorato bene e di aver dato un contributo importante al cambiamento di Petrosino, sottolineando come, però, la loro decisione di lasciare la giunta Giacalone non sia stata motivata politicamente come ci si sarebbe aspettati. “Quel che è certo – spiega il consigliere comunale petrosinese – è che il sindaco non aveva alcuna intenzione di allontanarli. Tuttavia non poteva non accettare le loro dimissioni, tenuto conto che non sono mai state discusse, ma presentate direttamente al protocollo”. Rispetto ai nuovi equilibri in Consiglio comunale, Luca Facciolo si definisce “stupito” per la costituzione del nuovo gruppo consiliare, evidenziando come, in una riunione tenutasi appena tre giorni prima, nessun componente della maggioranza aveva espresso il proprio dissenso rispetto all’operato dell’amministrazione. “Dopo di che – prosegue – ci siamo ritrovati un nuovo gruppo che chiedeva l’azzeramento della giunta e la nomina di un assessore di riferimento. Una richiesta che non poteva essere accettata, perché il nostro progetto è sempre stato lontano da logiche spartitorie. E questo lo hanno capito anche i cittadini, che hanno vissuto con stupore le novità di questi giorni e che conosco bene la serietà del lavoro che abbiamo portato avanti finora”. Nel frattempo, ieri mattina il sindaco Gaspare Giacalone, affiancato dai neoassessori Federica Cappello e Rocco Ingianni, ha presentato il nuovo sistema di organizzazione del lavoro comunale, che recependo lo spirito del decreto legislativo 150/2009 in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni, assegna ai capi settore gli obiettivi strategici per l’anno in corso e modifica il meccanismo degli incentivi per gli impiegati. Per la prima volta, infatti, sarà il raggiungimento dell’obiettivo a restituire la valutazione del lavoro fatto, mentre finora il riconoscimento degli incentivi era frutto della discrezionalità dei capisettore. “Non ci saranno più impiegati di serie A o di serie B – ha spiegato il sindaco Giacalone -. Di volta in volta, se la performance è stata ottenuta dal personale con contratto a tempo determinato, sarà quel personale ad essere premiato. Viceversa se sarà ottenuto da impiegati con contratto a tempo indeterminato”.
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