Il Commissario Straordinario della Casa di Riposo “Giovanni XXIII”, Ignazio Genna, ha relazionato su tutto il percorso che la Casa di Riposo sta seguendo per il rilancio dell’Ente. Attualmente sono ospitati 100 richiedenti asilo politico e con una convenzione con la Prefettura – che si impegna a versare un corrispettivo di € 35,00 al giorno per migrante – è stato previsto che l’Ipab deve garantire vitto ed alloggio, assistenza sanitaria, servizio di pulizia, l’abbigliamento, prodotti per l’igiene, ed un pocket money di € 2,50 al giorno per migrante. “Questo – precisa il Commissario Straordinario – ci ha permesso di passare da una perdita di Euro 40.000 mensili ad un attivo di 50.000 Euro mensili per II.P.A.B”. E’ stato chiesto alla Regione l’autorizzazione all’alienazione dei beni dell’Opera Pia, valore stimato dai tecnici € 1.061.225,00 tra cui un appezzamento di terreno in località Chelbi di Mazara del Vallo ed un immobile in via Stefano Bilardello Marsala. A dicembre è stato venduto un lotto di terreno per Euro 95.500 e appena sarà stipulato l’atto di compravendita saranno acquistati titoli e ristrutturata parte della struttura. “Siamo in attesa – continua Ignazio Genna – dell’acconto di 50.000 euro del finanziamento predisposto dal Dipartimento della Famiglia e delle Politiche Sociali per un progetto, del valore i 100mila euro, di implementazione e miglioramento dei servizi proposti e gestiti dalle IPAB. In sei mesi di intenso lavoro posso affermare con orgoglio che siamo riusciti a passare da una perdita di 40.000 mensili ad un attivo di 50.000 Euro mensili per II.P.A.B. Vantiamo inoltre ad oggi un credito dal Ministero dell’Interno per tramite della Prefettura di Euro 315.000 che serviranno per pagare tre stipendi arretrati ai dipendenti e qualche debito ai fornitori. Ho fatto richiesta per avere migranti minori e già ci hanno contatto per i dovuti controlli e siamo nelle condizioni di ospitarli dopo avere stipulato una nuova convenzione. Appena ci accreditano possiamo essere pronti ad accogliere minori non accompagnati. Infine, per i progetti in cantiere la struttura è diventata piccola. Stiamo chiedendo locali in comodato d’uso al omune o ad altri enti e associazioni con ricadute occupazionali ed economiche sul territorio marsalese”. roberta matera
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