Marsala Live

admin@admin.com

DOC Marsala, l’appello dei “Guardiani del Territorio”: “Serve una svolta”

Condividi su:

lunedì 22 dicembre 2025 - 22:00

DOC Marsala, l’allarme dei Guardiani del Territorio

Marsala – Il vino DOC Marsala “non è soltanto un prodotto enologico”, ma “storia, identità, paesaggio, lavoro e reputazione internazionale” di un intero territorio. È il punto di partenza del comunicato stampa diffuso il 21 dicembre 2025 dall’Associazione “I Guardiani del Territorio”, che lancia un appello pubblico sul presente e sul futuro della denominazione.

Secondo l’Associazione, la DOC Marsala vive da anni una fase di progressivo indebolimento. Per questo, il Direttivo ritiene che non sia più possibile rinviare una riflessione concreta. L’appello è rivolto a produttori, istituzioni, mondo agricolo e anche agli operatori culturali e turistici. Inoltre, viene chiamata in causa la politica in vista delle amministrative della prossima primavera, quando i candidati a sindaco dovranno presentare una visione di sviluppo credibile.

DOC Marsala, “errori stratificati nel tempo”

Nel comunicato, i Guardiani del Territorio sostengono che la situazione attuale non sia frutto del caso. Al contrario, sarebbe il risultato di “scelte sbagliate e mancate scelte” protratte per decenni. Tra i principali punti critici indicati figurano: l’assenza di una strategia di valorizzazione coerente e continuativa, la perdita di riconoscibilità del Marsala sui mercati internazionali, l’incapacità di difendere l’identità del vino da banalizzazioni e utilizzi impropri del nome e il progressivo distacco tra denominazione, territorio e qualità percepita.

Consorzio di Tutela e governance: “denominazione fragile”

Un passaggio centrale riguarda il Consorzio di Tutela. L’Associazione evidenzia “grave inefficienza” dell’attuale governance, che non sarebbe riuscita a svolgere pienamente le funzioni di difesa della denominazione, promozione qualificata, coordinamento tra produttori e interlocuzione autorevole con le istituzioni regionali e nazionali.

Nel testo viene ribadito un concetto: senza una governance forte e credibile, la DOC diventa fragile e più esposta, con il rischio di essere marginalizzata.

Disciplinare “fuori dal tempo” e obiettivo DOCG per il Marsala Vergine

I Guardiani del Territorio indicano come urgente anche il tema del disciplinare di produzione, definito non più adeguato a un vino che vuole competere sui mercati contemporanei. Secondo l’Associazione, il disciplinare attuale non incentiverebbe in modo chiaro qualità e territorialità, non dialogherebbe con l’evoluzione dei consumi, non valorizzerebbe pienamente il legame con paesaggio e storia produttiva e non offrirebbe strumenti adeguati a chi punta all’eccellenza.

In particolare, il comunicato sottolinea il ruolo del Marsala Vergine, che dovrebbe rappresentare il vertice qualitativo e identitario della denominazione. L’Associazione richiama un percorso “chiaro e credibile” verso il riconoscimento della DOCG, oggi ritenuto assente dal dibattito istituzionale.

UNESCO dei vini fortificati: sì al percorso, ma senza mettere da parte la DOC

Nel comunicato si fa riferimento anche al dibattito sul riconoscimento UNESCO dei vini fortificati, promosso da gruppi di portatori di interesse attivi a Marsala e in altre aree del Mediterraneo. L’Associazione considera il percorso interessante e stimolante, perché valorizza una tradizione produttiva comune e apre riflessioni culturali. Tuttavia, ritiene “inaccettabile e pericoloso” che questo tema venga usato per mettere in secondo piano la DOC Marsala, rinviare la riforma, evitare i nodi di qualità, governance e disciplinare o sostituire una strategia di rafforzamento con “nuove strade” considerate affascinanti ma non risolutive.

Per i Guardiani del Territorio, un eventuale riconoscimento UNESCO non può sostituire la centralità del Marsala DOC, né il percorso evolutivo verso la DOCG.

L’appello alla politica in vista delle amministrative 2026

La parte conclusiva del comunicato è un appello diretto. L’Associazione chiede agli stakeholder territoriali di assumersi una responsabilità collettiva e alle istituzioni locali di riconoscere il Marsala come asset strategico di sviluppo. Inoltre, rivolge una richiesta esplicita ai futuri candidati sindaco: inserire nei programmi un impegno concreto per la riforma del disciplinare, il rilancio del Consorzio di Tutela e il percorso verso la DOCG del Marsala Vergine.

Il messaggio finale è netto: Marsala, secondo l’Associazione, non ha bisogno di “nuove etichette simboliche” se prima non mette ordine. Ha bisogno di coraggio, visione e scelte chiare. Il Direttivo annuncia che continuerà a vigilare e a stimolare il dibattito pubblico.

Commento della redazione: Il tema della DOC Marsala tocca economia, identità e immagine della città. Le richieste di riforma e di impegni politici aprono ora un confronto che, inevitabilmente, incrocerà la campagna elettorale del 2026.


Leggi gli approfondimenti su Marsala Live

Condividi su: