Marsala Live

admin@admin.com

Aeroporto di Birgi, l’allarme di Safina: “Operatività civile prioritaria, no penalizzazioni”

Condividi su:

sabato 13 settembre 2025 - 10:00

Operatività civile Birgi

Trapani Con operatività civile al centro del dibattito, il deputato regionale del Partito Democratico Dario Safina chiede al governo regionale impegni formali perché lo sviluppo militare previsto a Trapani-Birgi non limiti in alcun modo i servizi per i passeggeri. La richiesta arriva alla luce delle recenti dichiarazioni sulla nascita del polo internazionale di addestramento dei caccia F-35. Per Safina, l’operatività civile è un bene strategico: l’aeroporto sostiene l’economia locale e la crescita del turismo, dunque non può subire riduzioni di attività.

Operatività civile Birgi: le garanzie chieste da Safina

Il parlamentare trapanese sollecita la Regione Siciliana ad attivarsi “immediatamente” verso il Ministero della Difesa e, per quanto di competenza, verso la NATO, per ottenere “garanzie precise” sul mantenimento dei livelli di servizio del traffico commerciale. La tutela passa da un quadro operativo chiaro: programmazione congiunta degli spazi, coordinamento delle fasce orarie e rispetto dei diritti dei viaggiatori e degli operatori economici che ruotano intorno allo scalo.

Birgi come asset per l’economia e il turismo

Secondo Safina, il territorio ha investito molto sull’aeroporto di Trapani-Birgi, puntando su rotte che hanno portato flussi turistici, lavoro e indotto. Ridurre voli o frequenze avrebbe ripercussioni su albergatori, ristorazione, mobilità e filiere produttive connesse. Per questo il deputato invita a non contrapporre sviluppo militare e traffico civile, ma a integrarli con regole trasparenti e procedure rapide.

Strategia aeroportuale per la Sicilia occidentale

Oltre alle garanzie immediate, Safina rilancia la necessità di una visione di lungo periodo per l’intero sistema aeroportuale dell’Isola. In particolare, propone di accelerare verso un accorpamento gestionale degli scali della Sicilia occidentale per una programmazione condivisa delle rotte e degli investimenti. Il percorso dovrebbe coinvolgere Trapani-Birgi, Pantelleria, Lampedusa e Palermo, così da valorizzare ogni vocazione territoriale ed evitare sovrapposizioni.

No alle penalizzazioni dallo sviluppo militare

Il messaggio politico è netto: nessuna penalizzazione per i voli civili a causa del progetto militare. L’eventuale crescita delle attività legate all’addestramento deve convivere con le esigenze dell’aviazione commerciale. In questa prospettiva, Safina richiama l’importanza di tavoli tecnici permanenti e di un monitoraggio puntuale sugli effetti di ogni intervento infrastrutturale.

Coordinamento istituzionale e responsabilità

Il deputato chiede alla Regione di farsi cabina di regia tra amministrazioni, forze armate, gestori aeroportuali e autorità dell’aviazione civile. La definizione di procedure chiare su piste, piazzali, orari e spazi di manovra può favorire la coesistenza tra missioni e voli di linea. Allo stesso tempo, una comunicazione trasparente con cittadini e imprese evita incertezze che potrebbero frenare prenotazioni e investimenti.

Scalo di Trapani e rete insulare: crescere insieme

Nel disegno di Safina, Birgi deve crescere in sinergia con gli altri scali dell’area. Pantelleria e Lampedusa garantiscono la continuità territoriale verso le isole minori, Palermo offre connessioni a lungo raggio e hub internazionali. Una regia unica può ottimizzare slot, stagionalità e servizi a terra, mettendo al centro il fabbisogno di residenti, turisti e imprese.

I riferimenti istituzionali

Per il quadro regolatorio e gli indirizzi sul traffico aereo, Safina indica la necessità di un confronto con ENAC, autorità nazionale dell’aviazione civile. Il dialogo con il Ministero della Difesa servirà invece a definire gli aspetti operativi legati all’addestramento; eventuali interlocuzioni con la NATO riguarderanno gli standard di sicurezza. Informazioni istituzionali sono disponibili su ENAC, Ministero della Difesa e sul sito della società di gestione dello scalo Airgest.

Una richiesta che guarda al futuro

La proposta del parlamentare intende difendere l’interesse pubblico: garantire collegamenti affidabili tutto l’anno, sostenere le rotte a maggiore domanda, assicurare servizi di qualità in aeroporto. La sfida è comune. Per vincerla servono tempi certi, competenze e un confronto costante tra tutti gli attori.

Commento della redazione

Speriamo bene: l’equilibrio tra sviluppo militare e traffico civile può esistere se si lavora con programmazione e trasparenza. La priorità resti il servizio ai cittadini e alle imprese del territorio.


Leggi gli approfondimenti su Marsala Live

Condividi su: