No F-35 Birgi
Marsala – No F-35 Birgi. Rifondazione Comunista – Circolo di Marsala “Enrico Berlinguer” annuncia un percorso di mobilitazione contro il progetto di realizzare a Trapani-Birgi un polo di addestramento internazionale per i caccia F-35. Il comunicato esprime preoccupazione per le possibili ricadute sull’operatività civile dell’aeroporto e sul tessuto sociale ed economico del territorio. Domenica 14 settembre, alle 19.00, in Piazza della Repubblica (Piazza Loggia), il Circolo terrà un’iniziativa pubblica: i partecipanti sono invitati a portare una bandiera della Pace e una bandiera della Palestina da cucire insieme, come gesto simbolico di solidarietà alla Global Sumud Flottilla.
No F-35 Birgi: le ragioni della protesta
Il Circolo marsalese parla chiaro: il polo militare non sarebbe una “opportunità” per la Sicilia, ma un passaggio verso una militarizzazione permanente dello scalo, con possibili limitazioni ai voli civili. Secondo gli organizzatori, le risorse andrebbero invece investite in sanità, istruzione, lavoro, turismo sostenibile e riconversione ecologica. Nel documento si contesta anche la narrativa delle “ricadute economiche” e si chiede alle istituzioni locali e regionali di difendere la vocazione civile di Birgi.
Base di addestramento F-35: i dubbi sul progetto
Gli attivisti ricordano il precedente del 2011, quando lo scalo venne impiegato per le operazioni militari in Libia, con ripercussioni sull’utenza commerciale. Oggi, sostengono, il rischio sarebbe più ampio: un insediamento strutturale legato ai programmi di difesa e alla produzione aerospaziale. Nel testo si citano i grandi gruppi del settore; in particolare viene richiamata la multinazionale Lockheed Martin come esempio del ruolo dell’industria bellica nella catena del programma F-35.
Le richieste: stop al polo militare, tavolo sul futuro dello scalo
Il comunicato “No F-35 Birgi” formula tre richieste precise. Primo: ritiro del progetto per il centro di addestramento a Trapani-Birgi. Secondo: impegno ufficiale di Regione e Comuni della Sicilia occidentale a tutela della piena operatività dello scalo civile e del suo sviluppo turistico. Terzo: piano alternativo di sviluppo per l’area, fondato su filiere produttive locali, ricerca e transizione energetica. La linea è riassunta da una citazione di Enrico Berlinguer: “Se vuoi la pace, prepara la pace”.
Iniziativa a Marsala: cucire la pace, unire le bandiere
L’appuntamento di domenica 14 settembre alle 19.00 in Piazza Loggia nasce come momento di condivisione e resistenza nonviolenta. La proposta è semplice e concreta: portare una bandiera della Pace e una bandiera della Palestina per cucirle insieme durante l’incontro, dando vita a un vessillo comune. Il gesto sarà dedicato alla Global Sumud Flottilla, missione civile di solidarietà, e vuole mettere al centro i principi di convivenza e dialogo tra i popoli. Il Circolo invita associazioni, movimenti, sindacati, partiti, cittadine e cittadini a partecipare.
Verso la “Marcia della pace a Birgi”
Dall’iniziativa di piazza può nascere un percorso unitario più ampio: una marcia della pace verso l’aeroporto di Birgi, simbolo della richiesta di garanzie per lo scalo civile e del rifiuto del polo militare. L’obiettivo, precisano gli organizzatori, è pacifico e inclusivo: difendere il territorio e promuovere un modello di sviluppo fondato su lavoro, turismo, cultura e sostenibilità.
Appello finale alla comunità
Il messaggio conclusivo del Circolo è rivolto ai marsalesi e alla provincia: partecipare è il modo più diretto per incidere. Chi non condivide la scelta del polo militare a Birgi può esserci, informarsi, discutere e contribuire alla costruzione di un’agenda territoriale centrata sulla pace e sulla crescita di lungo periodo.
Commento della redazione
Speriamo bene: che il confronto resti civile e che da Marsala arrivi un segnale costruttivo di partecipazione e dialogo.
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