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Concluso corso arabo per sanitari dell’ospedale Abele Ajello: per migliorare l’integrazione

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domenica 13 luglio 2025 - 9:30

Corso arabo sanitari concluso all’ospedale multiculturale di Mazara

Mazara del Vallo – Si è concluso nei giorni scorsi il corso di lingua araba per sanitari organizzato presso l’ospedale “Abele Ajello” di Mazara del Vallo, città da sempre caratterizzata da una forte presenza multiculturale. Il progetto ha coinvolto diversi operatori sanitari individuati dal direttore del presidio ospedaliero, Giuseppe Morana, con l’obiettivo di potenziare le competenze comunicative del personale in un territorio dove vive una numerosa comunità maghrebina.

L’iniziativa ha puntato a superare le barriere linguistiche e culturali che spesso rappresentano un ostacolo nei contesti di emergenza sanitaria. Proprio per questo motivo il corso è stato considerato di particolare importanza, soprattutto in un ospedale che accoglie pazienti di diversa provenienza.

Un ponte concreto tra pazienti e sanitari

«Sono particolarmente lieta di questa iniziativa – ha dichiarato Sabrina Pulvirenti, Commissario straordinario dell’ASP Trapani – perché diventa un ponte di comunicazione tra culture, nella direzione di un’integrazione reale. Una integrazione che si realizza attraverso gesti concreti, e che fa sentire il paziente parte della comunità, non un corpo estraneo da cui diffidare».

Il corso arabo sanitari, dunque, si è posto come strumento concreto per migliorare l’accoglienza e l’efficienza del sistema sanitario in situazioni delicate. Un progetto che guarda al territorio con consapevolezza e attenzione, valorizzando la convivenza multiculturale come una ricchezza e non come un limite.

Metodo Assimil e focus sull’emergenza

La formazione, coordinata dall’Unità operativa Formazione dell’ASP di Trapani e affidata alla docente Mariada Pansera, si è basata sul metodo Assimil, uno strumento didattico innovativo per l’apprendimento rapido delle lingue. Il programma ha incluso lo studio delle basi grammaticali della lingua araba, ma anche conoscenze essenziali su usi e costumi delle culture arabe, fondamentali per un approccio rispettoso ed efficace.

Un’attenzione particolare è stata dedicata alla terminologia medica di base, con focus specifici su tecniche di comunicazione d’emergenza, raccolta dell’anamnesi, trasmissione di informazioni salvavita e istruzioni operative durante situazioni critiche. Il linguaggio tecnico è stato adattato per consentire ai partecipanti di interagire in modo chiaro con pazienti madrelingua arabi.

Una buona prassi da estendere sul territorio

Il corso di lingua araba per sanitari si inserisce in un percorso più ampio di valorizzazione delle competenze interculturali nel sistema sanitario. In una provincia come quella di Trapani, dove la presenza straniera è consolidata e integrata, si tratta di una buona prassi replicabile in altri presidi ospedalieri. L’esperienza dell’ospedale Abele Ajello di Mazara potrebbe diventare un modello operativo, capace di ispirare iniziative simili in altri territori ad alta densità migratoria.

Complimenti alla direzione sanitaria e all’ASP Trapani per l’impegno concreto verso una sanità più inclusiva e preparata alle sfide interculturali.

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