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Crisi politica, ProgettiAmo Marsala accusa il sindaco Grillo di “distruzione della coalizione”

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sabato 21 giugno 2025 - 13:20

Crisi politica Marsala

Marsala – La crisi politica a Marsala travolge di nuovo Palazzo VII Aprile. In un comunicato dai toni duri, il coordinamento civico ProgettiAmo Marsala accusa il sindaco Massimo Grillo di aver spezzato la coalizione che lo elesse nel 2020. La crisi politica a Marsala è esplosa dopo le dimissioni degli assessori Ingardia e Marchese, seguite da rimpasti fulminei e dal clamoroso disimpegno di Fratelli d’Italia.

Dimissioni e rimpasti senza sosta

Subito dopo l’addio di Ingardia e Marchese, Grillo ha nominato i centristi Di Girolamo e Lombardo. La manovra, a detta di ProgettiAmo, «era già pronta nel cassetto», segno che le dimissioni sarebbero state «indotte». L’opposizione ricorda che pratiche simili si erano già viste in questo quinquennio, alimentando instabilità e sfiducia.

La DC prende le distanze

In poche ore la Democrazia Cristiana ha sconfessato le nomine: «Scelta unilaterale, non condivisa con il partito». Una presa di posizione che indebolisce gli assessori appena insediati e mostra, ancora una volta, quanto le alleanze di un tempo si siano sgretolate.

Fratelli d’Italia abbandona la maggioranza

Nel frattempo Fratelli d’Italia ha ritirato i propri assessori e chiesto ai due consiglieri comunali di passare all’opposizione. Il coordinamento provinciale parla di «promesse tradite» e di un sindaco «incapace di garantire il primato della politica». Senza l’apporto del principale partito di destra, la giunta resta in precarissimo equilibrio.

ProgettiAmo Marsala: «Coalizione del 2020 ormai un ricordo»

Il comunicato civico non usa mezzi termini: Grillo sarebbe passato da «paladino della politica» a «distruttore della politica». ProgettiAmo Marsala ricorda che le nove liste che lo sostennero nel 2020 «gli hanno voltato le spalle una dopo l’altra», minando la credibilità dell’azione amministrativa.


“È stata una settimana davvero travagliata per il Sindaco di Marsala, che acquisisce le dimissioni di due Assessori nominando i sostituti a stretto giro: evidentemente non è stato sorpreso del passo indietro di Ingardia e Marchese, che è lecito pensare siano stati indotti alle dimissioni, con un modus operandi già sperimentato più volte in questo quinquennio.
E i nuovi Assessori Di Girolamo e Lombardo erano certamente pronti a subentrare, con un cronoprogramma ben orchestrato dal Sindaco. Accade però che queste ultime nomine sono state prontamente disconosciute dal partito di riferimento dei nuovi Assessori, la DC.
E poi, cosa ha prodotto il continuo riferirsi del Sindaco Grillo alla richiesta di FDI di ricomposizione della coalizione che lo ha candidato ed eletto? È bene ricordare a chi avesse memoria corta che la DC non faceva parte della coalizione del 2020 e che questa è stata scientemente minata e progressivamente sfaldata dalle improvvide mosse del Sindaco, che hanno reso instabile il governo cittadino, che il predetto non è stato capace di efficacemente garantire.
Ora arriva anche il deliberato di FDI che, dopo la chiara presa di distanza degli altri partiti del centrodestra, ritira i propri Assessori dalla Giunta e dichiara che i suoi due Consiglieri non sono più a sostegno della “pseudo maggioranza”. Il Sindaco Grillo, che in campagna elettorale e nel corso del mandato ha più volte proclamato di voler tornare al “primato della politica”, alla luce dei due azzeramenti di Giunta e della ripetute induzioni alla dimissione dei suoi Assessori, si è invece guadagnato la qualifica di “distruttore della politica”, avendo progressivamente perso la fiducia in lui riposta dalle nove liste che ne hanno determinato l’elezione.

Marsala merita di meglio ed adesso bisogna guardare avanti con determinazione nel superiore interesse della Città”. [ProgettiAmo Marsala]


Ruolo decisivo dell’opinione pubblica

Il post su Facebook di ProgettiAmo Marsala ha raggiunto oltre 6.000 visualizzazioni in poche ore. Nei commenti si alternano inviti alle dimissioni e richieste di «ritrovare serietà». Questo termometro digitale pesa sulle prossime mosse di Palazzo VII Aprile.

Che cosa può succedere adesso

Dimissioni volontarie per andare al voto anticipato nel 2026.
Resistenza con giunta tecnica e appoggi trasversali.
Commissariamento se il bilancio non supera l’esame consiliare.

In ogni caso, la cittadinanza chiede chiarezza e programmi concreti.



Leggi gli approfondimenti su Marsala Live

Leggi la nota della Democrazia Cristiana
Scopri la posizione di Fratelli d’Italia
Consulta il post originale di ProgettiAmo Marsala

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