Crisi politica Marsala
Marsala – La crisi politica a Marsala travolge di nuovo Palazzo VII Aprile. In un comunicato dai toni duri, il coordinamento civico ProgettiAmo Marsala accusa il sindaco Massimo Grillo di aver spezzato la coalizione che lo elesse nel 2020. La crisi politica a Marsala è esplosa dopo le dimissioni degli assessori Ingardia e Marchese, seguite da rimpasti fulminei e dal clamoroso disimpegno di Fratelli d’Italia.
Dimissioni e rimpasti senza sosta
Subito dopo l’addio di Ingardia e Marchese, Grillo ha nominato i centristi Di Girolamo e Lombardo. La manovra, a detta di ProgettiAmo, «era già pronta nel cassetto», segno che le dimissioni sarebbero state «indotte». L’opposizione ricorda che pratiche simili si erano già viste in questo quinquennio, alimentando instabilità e sfiducia.
La DC prende le distanze
In poche ore la Democrazia Cristiana ha sconfessato le nomine: «Scelta unilaterale, non condivisa con il partito». Una presa di posizione che indebolisce gli assessori appena insediati e mostra, ancora una volta, quanto le alleanze di un tempo si siano sgretolate.
Fratelli d’Italia abbandona la maggioranza
Nel frattempo Fratelli d’Italia ha ritirato i propri assessori e chiesto ai due consiglieri comunali di passare all’opposizione. Il coordinamento provinciale parla di «promesse tradite» e di un sindaco «incapace di garantire il primato della politica». Senza l’apporto del principale partito di destra, la giunta resta in precarissimo equilibrio.
ProgettiAmo Marsala: «Coalizione del 2020 ormai un ricordo»
Il comunicato civico non usa mezzi termini: Grillo sarebbe passato da «paladino della politica» a «distruttore della politica». ProgettiAmo Marsala ricorda che le nove liste che lo sostennero nel 2020 «gli hanno voltato le spalle una dopo l’altra», minando la credibilità dell’azione amministrativa.
Marsala merita di meglio ed adesso bisogna guardare avanti con determinazione nel superiore interesse della Città”. [ProgettiAmo Marsala]
Ruolo decisivo dell’opinione pubblica
Il post su Facebook di ProgettiAmo Marsala ha raggiunto oltre 6.000 visualizzazioni in poche ore. Nei commenti si alternano inviti alle dimissioni e richieste di «ritrovare serietà». Questo termometro digitale pesa sulle prossime mosse di Palazzo VII Aprile.
Che cosa può succedere adesso
– Dimissioni volontarie per andare al voto anticipato nel 2026.
– Resistenza con giunta tecnica e appoggi trasversali.
– Commissariamento se il bilancio non supera l’esame consiliare.
In ogni caso, la cittadinanza chiede chiarezza e programmi concreti.
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