Divieto di costruzione vicino al mare: la Corte Costituzionale dice no alle deroghe. Stop definitivo alle costruzioni entro 150 metri dalla costa: vittoria Legambiente Sicilia. La Corte Costituzionale respinge i dubbi di legittimità sul divieto assoluto di edificazione nella fascia costiera: Legambiente Sicilia chiede demolizioni immediate
Marsala – La Consulta conferma il divieto costruzioni entro 150 metri dal mare, rafforzando una delle normative più emblematiche a tutela dell’ambiente costiero. Con la sentenza n. 72/2025, emessa il 25 marzo e depositata il 23 maggio, la Corte Costituzionale ha respinto tutte le questioni di legittimità sollevate dal CGA in merito all’art. 2, comma 3, della Legge Regionale 15/1991, che sancisce l’applicazione immediata ed erga omnes del divieto assoluto previsto dall’art. 15 della Legge Regionale 78/1976.
Sentenza storica: stop alle interpretazioni forzate sul vincolo costiero
Secondo Legambiente Sicilia, si tratta di una vittoria epocale per legalità e ambiente. Tommaso Castronovo, presidente dell’associazione, ha sottolineato come finalmente venga fatta chiarezza su un principio che, già mezzo secolo fa, stabiliva l’inedificabilità assoluta entro i 150 metri dalla battigia.
Per anni, il divieto è stato aggirato con interpretazioni forzate e promesse di sanatorie irrealizzabili, mentre il cemento continuava a cancellare tratti sempre più estesi di costa. Secondo i dati forniti da Legambiente, negli ultimi 35 anni è scomparso circa il 9% del litorale siciliano a causa dell’abusivismo edilizio, malgrado la presenza del vincolo paesaggistico.
Abusivismo costiero: ora tocca alle demolizioni
“Adesso è il momento di agire concretamente”, afferma Castronovo, chiedendo alle istituzioni di procedere con la demolizione degli edifici abusivi ancora presenti lungo le spiagge siciliane. Un’azione necessaria per restituire naturalità e legalità ai paesaggi costieri, fortemente compromessi da decenni di scempi urbanistici.
Il vincolo di inedificabilità, ha ricordato Legambiente, non è solo una norma urbanistica, ma un presidio di tutela ambientale e culturale che garantisce l’accessibilità e la bellezza delle coste per le future generazioni.
Verso un nuovo equilibrio tra sviluppo e tutela ambientale
Con questa sentenza, si pongono limiti chiari all’edificazione selvaggia e si rilancia il dibattito su un modello di sviluppo sostenibile. L’applicazione coerente della legge, sottolinea l’associazione ambientalista, può rappresentare un volano per il turismo di qualità, attratto dalla bellezza incontaminata delle coste e dalla presenza di un paesaggio protetto e valorizzato.
Complimenti a Legambiente Sicilia per il costante impegno nella difesa del territorio e della legalità.
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