Guerra e Pace, informazione a rischio: grande partecipazione alle Cantine Florio
Marsala – Un pubblico numeroso e partecipe ha riempito le Cantine Florio per l’atteso incontro “Guerra e Pace. Informazione negata in terra di guerra e informazione a rischio in terra di pace”, con protagonisti il giornalista Rai Salvatore Cusimano e, in collegamento, l’inviata Lucia Goracci. Una serata densa di riflessioni sull’etica dell’informazione, le sfide del giornalismo moderno e i pericoli della disinformazione nei contesti di conflitto.
Cusimano e Goracci, tra etica e guerra
L’evento ha visto la partecipazione attiva del pubblico e il coordinamento del direttore di Tp24-Rmc101 Giacomo Di Girolamo, che ha guidato il dialogo con grande equilibrio. Salvatore Cusimano, volto storico del giornalismo italiano e già direttore di Rai Sicilia, ha posto l’accento sulla missione del giornalismo oggi: “Abbiamo bisogno di formare giovani che siano capaci di mettere in discussione il potere e pronti, un domani, a gestirlo con senso critico.”
L’incontro ha assunto un tono particolarmente intenso grazie all’intervento audio di Lucia Goracci, giornalista di guerra tra le più stimate a livello internazionale, in collegamento da una località estera. Le sue parole hanno offerto uno spaccato reale della situazione nella Striscia di Gaza, sottolineando quanto sia fondamentale garantire il diritto all’informazione anche in teatri di guerra.
L’intelligenza artificiale e l’informazione del futuro
Tra i tanti spunti offerti da Cusimano, anche un passaggio dedicato all’intelligenza artificiale, strumento rivoluzionario ma delicato. “Non possiamo innamorarci della novità senza spirito critico”, ha affermato. “Dobbiamo sviluppare un’etica degli algoritmi. La credibilità del giornalista sarà l’arma per sconfiggere la disinformazione e le fake news”.
Gaza, Siria, Ucraina: informazione negata in tempo di guerra
Il racconto di Lucia Goracci si è soffermato in particolare sul ruolo delle donne reporter nei contesti bellici, su come l’accesso all’informazione venga ostacolato dalle autorità militari, ma anche sulle nuove modalità di censura digitale. Ha parlato di Gaza, ma anche delle sue esperienze in Siria e in Ucraina, dando voce a storie spesso ignorate dal mainstream.
Un pubblico attento e partecipe alle Cantine Florio
L’incontro è stato uno dei momenti più intensi del cartellone culturale locale. La sala delle Cantine Florio era gremita: studenti, docenti, giornalisti, cittadini comuni. Un clima di rispetto e attenzione ha accompagnato l’intero confronto.
Altri appuntamenti culturali in città
Il giorno successivo il Festival ha proseguito con nuovi incontri. Alle 11.00, presso la Sala Famà del PALM, il prof. Carmelo Nigrelli dell’Università di Catania ha dialogato con Giulia Russo sul tema “Rigenerare città e territori”. Alle 18.00, alle Latomie dei Niccolini, si è tenuto un incontro su “Cultura è Cittadinanza” con la dirigente scolastica Fiorella Florio, la storica dell’arte Laura Barreca e Ledo Prato di Mecenate 90. Infine, alle 21.00, all’Auditorium Don Bosco è stato proiettato il docufilm “Fast Fashion. Il lato oscuro della moda”, con interventi del regista Matteo Keffer e di Nicola Barraco, inviato de Le Iene.
Riflessioni finali sul giornalismo e la democrazia
“Non possiamo immaginare una democrazia senza informazione libera e pluralista”, ha concluso Cusimano. “Il nostro dovere è quello di formare cittadini consapevoli, capaci di distinguere tra verità e manipolazione”.
Un’occasione preziosa di confronto civile: che la cultura del dubbio e del pensiero critico possa prevalere.
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- Approfondisci il profilo di Lucia Goracci, inviata di guerra della Rai.
- Guarda il docufilm Fast Fashion. Il lato oscuro della moda presentato all’Auditorium Don Bosco.