Passeggiando a Marsala tra archeologia e inciviltà: la riflessione di Elio Piazza
Marsala – In una calda e luminosa giornata del 17 maggio 2025, Elio Piazza, con il suo occhio attento da cittadino, osservatore e custode della memoria, ha percorso a piedi le vie del centro storico di Marsala. Una passeggiata che si è trasformata in una riflessione pubblica sullo stato di cura urbana, sulla valorizzazione dei beni culturali e, purtroppo, sulle forme di inciviltà diffusa che ancora oggi compromettono l’immagine della città.
La bellezza della memoria: pannelli restaurati nell’area di San Girolamo
Uno dei primi segnali positivi che Piazza ha notato durante il suo cammino è stato il ripristino dei pannelli illustrativi nell’area archeologica di San Girolamo. Dopo anni di degrado e abbandono, questi pannelli sono finalmente tornati visibili e leggibili, restituendo dignità storica al sito e offrendo a studiosi, turisti e cittadini un’occasione di approfondimento sul passato punico di Lilibeo.
Si tratta di un intervento meritevole dell’Amministrazione comunale, che mostra attenzione verso il patrimonio culturale e contribuisce a rafforzare il senso di identità collettiva. Il sito, collocato nel cuore della città, rappresenta infatti una delle testimonianze più significative dell’epoca antica, e la presenza dei pannelli rende finalmente possibile una fruizione consapevole e completa.
Inciviltà quotidiana tra i ruderi punici: vetro e rifiuti
Ma la soddisfazione per questa positiva novità è durata poco. Bastano pochi metri per imbattersi in una bottiglia di birra lanciata tra i ruderi punici, a pochi passi da un contenitore per la raccolta differenziata del vetro.
Un gesto di inciviltà gratuita, compiuto da ignoti, che vanifica lo sforzo di chi lavora per la valorizzazione del sito. Episodi simili, purtroppo frequenti, mostrano quanto sia ancora lunga la strada per costruire una vera cultura del rispetto degli spazi comuni.
Come nota Elio Piazza, la bottiglia abbandonata non distava nemmeno un metro dal contenitore dedicato: sarebbe bastato un semplice gesto per fare la cosa giusta.
Piazza Mameli: il nuovo pavimento già danneggiato da chewing gum
Proseguendo verso Piazza Goffredo Mameli, invasa dalla luce del sole, la passeggiata si scontra con un’altra amarezza: la nuova pavimentazione è già segnata da numerose macchie nere di gomme da masticare.
Un fenomeno purtroppo noto, che ricorda le cattive abitudini di tanti cittadini che, dopo aver masticato la gomma, la gettano a terra con noncuranza. Eppure, l’incuria verso il bene pubblico non è senza conseguenze: la rimozione delle gomme richiede interventi specifici e costosi, e le macchie tendono a rimanere per anni sulle superfici in pietra.
Un paragone tra passato e presente: le capre e le “patacche” moderne
La visione di Piazza Mameli suscita in Elio Piazza un ricordo personale dei primi anni del dopoguerra, quando le strade di Marsala erano percorse da capre che venivano munte davanti alle case. Gli escrementi degli animali, simili nella forma alle attuali gomme da masticare, invadano le vie del centro. Ma allora, osserva, gli spazzini riuscivano a pulire tutto con le scope di saggina.
Oggi, invece, le gomme appiccicate sulle basole in marmo restano visibili a lungo e nessuno sembra intervenire per rimuoverle.
Via XI Maggio: la via delle gomme dimenticate
Tra le vie più colpite da questo fenomeno c’è Via XI Maggio, conosciuta dai marsalesi anche come “il Cassero”. Qui, le “patacche” nere sono ovunque, a testimoniare anni di incuria e assenza di sanzioni efficaci.
Nonostante gli interventi di pulizia urbana, la presenza costante di nuove gomme rende inutile ogni sforzo. Elio Piazza si domanda con ironia ma anche amarezza: “Se per ogni gomma lasciata sulla pubblica via ci fosse una sanzione di dieci euro, la mia cara Marsala non diventerebbe miliardaria?”
Una provocazione che colpisce nel segno, evidenziando il costo invisibile dell’inciviltà, non solo in termini estetici, ma anche economici.
Una riflessione collettiva sulla responsabilità civica
Il racconto di questa passeggiata urbana non è solo una denuncia, ma soprattutto un invito alla riflessione. Elio Piazza ci ricorda che ogni gesto ha un peso: buttare una bottiglia tra i ruderi o una gomma per terra non è un atto innocuo, ma un’offesa alla città, alla sua storia, al lavoro di chi cerca di renderla più bella.
Marsala ha bisogno di cittadini attivi, consapevoli, rispettosi. La bellezza dei luoghi non può prescindere dalla cura quotidiana e dal senso civico diffuso.
Complimenti a Elio Piazza per il suo sguardo critico e appassionato che dà voce al senso civico e all’amore per Marsala
Leggi gli approfondimenti su Marsala Live