A qualcuno che leggerà, sarà capitato di fare una passeggiata domenica per le vie del centro storico. Ne ho visti diversi piegati in due a leggere il cartellone degli eventi estivi a Marsala, che hanno lasciato tutti un po’ perplessi. Ma quello che si poteva ammirare, all’ora dell’aperitivo, tra i monumenti che Lilybeo ci ha donato, tra la bellezza del tramonto e l’imbrunire, è in pratica il lavoro che l’Amministrazione ha, in qualche modo, fatto nel programma Marsala Estate 2017. Non fraintendete, il merito va principalmente ai privati che hanno organizzato manifestazioni come il Festival del Tramonto, MarSale, rassegne per le contrade (che vanno bene ma che sono comunque decentrate) e notti bianche.
Iniziative poi confluite nel cartellone “multicolor”. Al di là di sagre ed iniziative varie, non ci sono grandi eventi di punta, ma forse neanche “medi”. Domenica vi dicevo. Domenica chi attraversava Porta Mazara trovava musica diffusa o un duo suonare; lungo la via Garibaldi, altri musicisti della nostra terra, dei migliori, suonavano nei locali e nei ristoranti… la percezione, soprattutto quella dei turisti, immagino che fosse quella di un “tappeto” di eventi che coinvolgessero artisti con una ben delineata direzione. E invece no, ogni locale, ristorante, bar, si è prodigato di creare un proprio evento per la cittadinanza ed i visitatori, a suon di jazz, swing, pop, con i musicisti Gino De Vita, Michele Pantaleo, Giacomo Bertuglia, Dario Silvia e tanti altri, dove ognuno è riuscito ad attirare pubblico e clienti, dove tutte le attività hanno ben lavorato e guadagnato. Sembra incredibile poter guadagnare con la cultura, con l’arte, la musica. Già. E l’ente pubblico qui, non c’entra. Eppure sono stati realizzati dei piccoli eventi musicali che valgono un’intera estate, senza voler esagerare. Sabato sera, la Piazza Dittatura Garibaldina era un “muro” di persone difficile da valicare. Una chitarra e una voce hanno riempito la centralissima via XI Maggio ed i locali lì presenti. Applausi spontanei si sono elevati tra i passanti. Nessun evento in cartellone, solo dei privati attenti e che cercano di lavorare nonostante la crisi.
“Ma cos’è questa crisi?” che in parte è voluta da chi non riesce ad organizzarsi ed organizzare? Basta anticipare i tempi e con pochi sforzi economici, l’Amministrazione comunale potrebbe creare benessere per tutti, sfruttando le risorse interne ed esterne. Al momento infatti, non si conoscono neppure i contributi alle associazioni per gli eventi estivi, in attesa come siamo dell’approvazione del Bilancio. Mi trovo qui ancora una volta a ringraziare comuni più piccoli ma non meno importanti come Petrosino, Alcamo, San Vito Lo Capo, Partanna, Castelvetrano, Calatafimi-Segesta, Salemi, Gibellina, Favignana, per aver puntato su rassegne di musicisti indipendenti, su concertoni in piazza (come quelli di Vecchioni a Petrosino e di Venditti e Ruggeri con i Decibel a Partanna), su Orestiadi, Festival Dionisiache, Festival Internazionali della Fisarmonica. Quando riusciremo a capire che un Comune come Marsala, votato al turismo, deve puntare sulla cultura e gli eventi, saremo senza dubbio una società migliore… e sarà giustificato, per chi sceglie le nostre mete turistiche, pagare una tassa di soggiorno.