Mi accingo a scrivervi come replica a quanto espresso dal Consigliere Comunale Daniele Nuccio nell’articolo apparso sul numero di Sabato 12 Novembre a firma di Vincenzo Figlioli, dal titolo: “Servizi sociali, j’accuse di Nuccio: “Resistono sacche di ambiguità”. Mi chiamo Francesco Russo e presto la mia attività, quale componente del Gruppo Piano del Distretto Socio Sanitario n. 52, del quale faccio parte sin dall’anno 2004.Più volte confermato nella carica con provvedimenti del Comitato dei Sindaci, ho sempre elargito le mie prestazioni a titolo gratuito, senza alcun compenso economico, da parte dell’amministrazione del Comune di Marsala. Posto in quiescenza già dal 1992,ho ritenuto opportuno impiegare il mio tempo libero, mettendo a disposizione le mie conoscenze professionali, acquisite durante il periodo lavorativo, in un impegno che potesse ancora avere un valore e, soprattutto, un’utilità in ambito sociale. La mia competenza in materia contabile scaturisce dall’esperienza che ho maturato in quarant’anni di servizio lavorativo presso il Comune di Marsala, dei quali gli ultimi ventidue in qualità di Direttore del reparto di Ragioneria. Posto attualmente occupato dallo stimato Dott. Fiocca, mio collaboratore per sette anni, prima di succedermi nella carica. Riguardo la dichiarazione espressa dal Consigliere Nuccio, in seno all’articolo sopra citato, secondo la quale io percepisca dei compensi per il mio impegno sociale, misento in dovere di chiarire la questione. Durante i miei dodici anni di collaborazione con iservizisociali, l’unico e solo compenso che ho percepito è stato pari ad una somma di euro 198.35 lordi, quale primo acconto di un progetto chiamato “Potenziamento Gruppo Piano”. Tale progetto è stato presentato nel 2011 dal Comune di Marsala all’AssessoratoRegionale alla Famiglia, per gli effetti della Legge 328 del 2000, con totale finanziamento a carico della Regione Siciliana. Si presume, pertanto, da quanto dichiarato dal Consigliere Nuccio che lo stesso non abbia esaustivamente consultato la documentazione disponibile a riguardo, portandolo a delle conclusioni poco pertinenti. Oggi il settore dell’azione e dell’impegno volontario, soprattutto se rivolto al sociale, ha ormai raggiunto un peso e una rilevanza tale da rappresentare un anello fondamentale, nell’ambito dell’efficienza dei servizi per i cittadini. Sarebbe auspicabile che coloro che occupano una posizione influente in ambito politico locale, non solo si impegnassero a incentivare la spontaneità dell’iniziativa volontaria, ma altresì riconoscessero, a quanti come me si dedicano a tale attività col fervore e l’impegno di un’azione praticamente quotidiana, il valore del proprio operare. E diciamolo pure, anche la fatica! Giacché, da qualche tempo,sono entrato nella gloriosa fascia della Terza Età. Il Consigliere ha ritenuto opportuno, nella sua dichiarazione, rivelare la mia età. Per quanto non sono sicuro se per elogiare la caparbietà di un 86-enne ad alzarsi ogni mattina, per recarsi ancora in ufficio o se per rilevare come i soldi dei cittadini vengono sprecati, per finanziare ambiti sociali, nei quali possono prestare servizio anche pluriottantenni, mentalmente, ormai, non più “lucidissimi”. Fatto sta, comunque, che la particolarità più imprevedibile che ho rilevato, leggendo l’articolo, è stata quella di vedere giudicata la mia azione volontaria decennale, in seno al Gruppo Piano, come una “anomalia”. Termine che, evidentemente, non rappresenta in alcun modo un sostantivo che possa evocare una seppur sottile idea di riconoscimento.
Francesco Russo
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Tenuto conto che la garbata lettera del ragioniere Russo è di fatto indirizzata, più che alla nostra redazione, direttamente al consigliere Nuccio, abbiamo ritenuto di inoltrarla specificamente al diretto interessato, dandogli la possibilità di chiarire più approfonditamente il suo pensiero. (V.F.)
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Com’era tutto sommato prevedibile, le dichiarazioni che le ho rilasciato hanno creato un certo scompiglio all’interno delsettore dei servizi sociali. Nei confronti del ragioniere Russo non c’è ovviamente nulla di personale, tuttavia ad oggi non mi è stato dimostrato il perché un consulente che dovrebbe essere a titolo gratuito ha invece ricevuto un acconto e probabilmente si vedrà corrispondere il saldo di quello che, misi dice, è il “potenziamento di un progetto”.Bene, a rigor di logica il potenziamento di zero rimane zero per come la vedo io. Qui in discussione non è la competenza di un ex dirigente che per quarant’anni ha lavorato ai vertici della ragioneria. Io ho posto un quesito molto semplice e solo chi è in malafede o ha qualcosa da temere può trovare “scorretto” quanto dico.Ribadisco, nessuno all’interno di un ente pubblico deve essere “indispensabile” perchè questo significa che in una sola persona è concentrato il potere di determinare le scelte ed il controllo all’interno di un settore nel quale girano ogni anno milioni di euro. Questo, a prescindere dall’onestà fino a prova contraria di ognuno di noi, per me può significare qualcosa di molto, molto pericoloso. Accentrare su una sola persona responsabilità importanti è rischioso sul fronte della prevenzione di potenziali atti di corruzione. Ogni controllore deve essere controllato, questo presuppone competenze. L’Amministrazione che sostengo ha avviato un processo importante che va a mio avviso nella giusta direzione, così come l’assessore Ruggieri in questo anno e mezzo ha dato un impulso positivo sul fronte della progettualità alservizio degli ultimi, come la sua personale storia dimostra. Avrei preferito sinceramente che oltre alle accuse che da alcuni funzionari mi sono state indirizzate qualcuno all’interno del settore mi avesse smentito sull’altro dato che ho voluto far emergere, probabilmente ben più grave della posizione sopra esposta: i conflitti di interesse ed i rapporti fra funzionari e cooperative che hanno rapporti economici con l’ente da noi amministrato.Ad ogni modo sono ancora convinto di aver agito nel solco dell’impegno che abbiamo promesso a quanti ci hanno dato fiducia e di aver operato entro i limiti che il mio ruolo mi impone. Non mifarò intimidire in alcun modo. Andrò avanti ed ogni qualvolta troverò delle anomalie nel sistema mi sentirò in dovere di informare la pubblica opinione, perchè è solo a questa, oltre che alla nostra coscienza, che dobbiamo dare delle spiegazioni fino a quando rivestiremo un ruolo pubblico.
Daniele Nuccio