Nel Psi che si prepara ai prossimi appuntamenti elettorali celebrando il proprio congresso provinciale è destinata a fare rumore la fuoriuscita di una delle figure emergenti del partito negli ultimi anni. Con una lettera inviata agli organi di stampa in cui traccia un bilancio delle attività condotte, Daniela Virgilio ha infatti annunciato la propria decisione di lasciare il Psi, dimettersi dagli incarichi fin qui ricoperti e tornare all’insegnamento.
“Avevo aderito con grande fiducia al progetto del Partito Socialista – scrive Daniela Virgilio – e, in seguito al consenso ottenuto sul territorio, ho avuto l’onore di rappresentare un folto gruppo di cittadini in nome dei quali sono stata nominata Referente nazionale PES Activist Women per il PSI, responsabile regionale e provinciale delle Donne Socialiste in Sicilia e responsabile regionale per la sanità del PSI. In questi ultimi anni ho prestato servizio, come comandata, presso una delle questure dell’Assemblea Regionale Siciliana; in tale ruolo ho arricchito le mie competenze e mi sono confrontata con i diversi referenti politici per svolgere al meglio il mio compito. In qualità di consulente, a titolo gratuito, del gruppo parlamentare “Il Megafono”, attivamente sollecitata dal mio gruppo di donne, ho ottenuto notevoli soddisfazioni e, tra i successi più significativi del mio percorso politico, voglio sottolineare l’impegno per la stesura della legge sull’istituzione delle Biobanche di ricerca in Sicilia, esito ultimo di un precedente studio in ambito universitario, di un proficuo confronto con la Direzione Generale Salute della Commissione Europea, e di un impegno già assunto con il professore Umberto Veronesi che mi ha curato per un tumore al seno. In qualità di referente regionale, mi sono impegnata per istituire sul nostro territorio la sede delle donne PSE PSI che abbiamo voluto dedicare a Clara Zetkin, donna che visse battendosi per l’emancipazione femminile e istituì la giornata internazionale delle donne, l’8 marzo”.
A un certo punto, evidentemente, qualcosa si è spezzato: “Ho iniziato il mio percorso politico sapendo che “la politica non si spiega, perché è il risultato di ogni nostro gesto quotidiano”; ho citato questa frase anche sulla home page del sito delle donne Socialiste Siciliane, ma questo sito da un po’ di tempo si è oscurato. Molte cose sono cambiate e, dentro il PSI, non percepisco più un clima sereno, non mi sento più abbastanza libera di esprimermi e di portare avanti gli impegni assunti”.
Da qui la scelta definitiva di Daniela Virgilio, peraltro nell’aria dopo le dimissioni dalla giunta di Paceco dell’assessore Vitalba D’Angelo, vicina alla sue posizioni: “Si chiude qui il mio impegno di attivista nel Psi. Mi rimane nel cuore il notevole consenso ottenuto dal gruppo misto “le Socialiste di Sicilia”, il nostro impegno in campo oncologico, le iniziative di prevenzione rivolte ai cittadini e le numerose amicizie nate attorno alle nostre iniziative su tutto il territorio regionale. Mi dimetto e ritorno a scuola per insegnare ai bambini la bellezza della democrazia, della libertà e della possibilità di scegliere. Naturalmente, continuerò a “fare politica” perché in questi 4 anni ho incontrato ottime persone che, come me, vogliono fortemente “risvegliare” la Sicilia migliore”.