“Non condividiamo i metodi autoritari del sindaco Alberto Di Girolamo che non ci coinvolge in nessuna delle sue scelte e ci mette sempre davanti al fatto compiuto. E’ un sistema, quello usato dal capo dell’Amministrazione, che di democratico ha ben poco. D’ora in poi prendiamo le distanze dall’Amministrazione: io e gli altri sei consiglieri firmatari del documento voteremo solo gli atti che riterremo opportuni e vantaggiosi per la Città”. Così il presidente del Consiglio comunale Enzo Sturiano, in aula, nel corso della seduta di Consiglio Comunale dopo la lettura, in apertura di lavori da parte della consigliera Luana Alagna (Democratici per Marsala), di un duro documento politico in cui ben sette consiglieri di maggioranza hanno deciso, in pratica, “di prendere le distanze” dall’Amministrazione Di Girolamo. Com’era inevitabile, il documento politico dei sette esponenti di maggioranza (Sturiano, Galfano, Luana e Oreste Alagna, Arcara, Chianetta e Ingrassia) che in pratica hanno se non deciso di uscire dalla maggioranza, quanto meno di alzare la polemica politica contro il sindaco arrivando ad ipotizzare voti differenziati dalla maggioranza su singoli atti, ha caratterizzato quasi per intero, alla presenza degli assessori Clara Ruggieri e Annamaria Angileri, i lavori della massima assise cittadina. Al termine, i consiglieri quasi a ricordarsi che vi era anche un ordine del giorno, a fine seduta, hanno approvato (con 21 voti favorevoli su 21 presenti) il Regolamento sull’istituzione della Consulta comunale per il Turismo, stravolto, con tutta una serie di emendamenti rispetto alla bozza presentata dall’Amministrazione, dalla Commissione consiliare Affari Generali e da quella allo Sport e Turismo. Abbiamo cercato di capire come la pensano alcuni esponenti della maggioranza. “Quello che è accaduto chiama in causa l’atteggiamento del sindaco – ci ha detto il capogruppo del Pd, Antonio Vinci -. Non siamo intervenuti in aula in modo articolato per non alimentare la polemica. Di certo la vicenda della nomina dell’assessore e il contesto come è maturato, ci trova contrari. Il sindaco continua ad avere una difficoltà di dialogo con la sua maggioranza. Per quanto attiene i colleghi firmatari del documento chiederò loro un incontro per capire bene come procedere”. Alla prima prova politica importante si è subito diviso il Psi. Arrivato da appena poche settimane proveniente dalle fila dell’opposizione dove era stato eletto Ignazio Chianetta ci ha detto che ha firmato il documento a titolo personale e che intende rimanere nel gruppo. “Ma il sindaco deve capire che il suo atteggiamento è divisivo”. Diversa la posizione politica del suo compagno di gruppo Michele Gandolfo che sulla firma apposta nel documento dal presidente del Consiglio trae conseguenze durissime “Sturiano si colloca all’opposizione pur essendo stato eletto con i voti della maggioranza. Si deve dimettere dalla carica. Se non lo dovesse fare proporrò una mozione di sfiducia che presenterò a giorni all’Aula”. Del gruppo Cambiamo Marsala il vice presidente del Consiglio è stato tra i firmatari. “Ho parlato con il consigliere Arturo Galfano – ci ha detto la capogruppo Linda Licari – e mi ha confermato la sua appartenenza al nostro gruppo. Non condivido la posizione assunta dai firmatari. Constato che il tema del difficile rapporto con l’amministrazione sta diventando il punto centrale della discussione politica. Per quanto attiene l’assenza in aula del sindaco, lo stesso mi aveva detto che appena distribuirà le deleghe al nuovo assessore, verrà a “presentarlo” in Consiglio”. Anche il capogruppo di Una Voce per Marsala, ritiene fuori luogo la presentazione del documento in Aula. “Sono convinto che il dialogo tra le forze politiche della maggioranza debba essere indirizzato a cercare di risolvere i problemi della città – ci ha detto Alfonso Marrone -, tutto il resto mi appare come sterile polemica che non serve ai marsalesi”
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