Ancora incendi nella periferia marsalese, ieri pomeriggio un rogo esteso per una lunghezza di circa ottocento metri è divampato sul costone formato dallo scorrere del fiume Sossio, che, in estate, diviene poco più di un torrente. Le fiamme sono divampate dopo le 14 e alcuni passanti hanno persino notato il passaggio di un canadair diretto verso Salemi. Un incendio di tali dimensioni è indubbiamente un terribile danno per la flora e l’avifauna della zona, in parte coltivata e in parte ancora dotata di notevole vegetazione spontanea. Tutto gravemente danneggiato. La notte scorsa invece, in contrada Torre Lunga Puleo, a chiamare i vigili del fuoco sono stati i residenti allarmati per il fatto che, in piena notte, è divampato un incendio in un fondo in parte coltivato, non lontano dalle abitazioni. Sul posto, poco prima delle due di notte, sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di corso Calatafimi che hanno appurato la presenza di cinque inneschi. Ossia, nel fondo oggetto dell’incendio, il fuoco era stato appiccato in cinque diversi punti, con appositi mazzi di legna, provenienti, pare da una precedente potatura. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri del nucleo operativo radiomobile che hanno individuato una vettura “sospetta”. Poco dopo è stato individuato il presunto responsabile. Si tratta di un anziano, di 80 anni, che, secondo indiscrezioni, avrebbe operato in questo modo con l’intento di ripulire il suo terreno dalle sterpaglie. Se quella della scorsa notte fosse l’origine di molti incendi che poi “degenerano” a Marsala, l’intervento delle forze dell’ordine, così come avvenuto, e dunque l’azione dell’individuazione di una prassi errata, illegittima e dannosa, potrebbe essere l’inizio di un cambio di tendenza.
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