Sabato 13 febbraio, alle 17.30, al Convento Carmine, si presenta “Io non pago. La stra-ordinaria storia di Gianluca Maria Calì” (Ipoc), scritto da Francesca Calandra e Antonino Giorgi. Gianluca Maria Calì è imprenditore, protagonista della storia, che racconta il suo “NO” alla mafia. Insieme a lui Antonino Giorgi, psicoterapeuta e coautore del libro, Salvatore Inguì referente provinciale di Libera ed il giornalista direttore di Marsala C’è ed itacanotizie.it, Vincenzo Figlioli. La presentazione è stata organizzata dall’associazione “Archè” Onlus. Entrare nella rete di un’organizzazione criminale di stampo mafioso coincide sovente con la perdita di se stessi, con un dissipamento della propria presenza e del proprio futuro. Si perde il senso delle cose e si smarrisce quello del mondo sino ad allora conosciuto. Ancor più se per paura si decide di rimanere chiusi a chiave nell’aura di invisibilità che il reato estorsivo porta con sé. Questo l’imprenditore siciliano Gianluca Maria Calì lo sa bene: ha vissuto e continua a rivivere sulla propria pelle le implicazioni della scelta che ha fatto quando ha deciso di dire “no” a Cosa Nostra. Attraverso i suoi occhi, il lettore sarà guidato nella comprensione di cosa voglia dire veramente “ammalarsi di mafia” in questo Paese, tra le mille contraddizioni di un sistema burocratico che va aggiungendo dramma al dramma, rendendo “stra-ordinario” un fatto che invece dovrebbe essere semplicemente ordinario. Per questo, la riflessione che guida gli autori del volume non si sofferma sulla conoscenza epifenomenica dell’incontro con le mafie, ma al contrario si proietta verso un sistema multimodale di intervento, pensato per la presa in carico di chi giorno per giorno è costretto ad affrontarle.
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