Nuovi ospedali di Alcamo e Siracusa, dalla Regione risorse aggiuntive dopo l’esclusione dei mesi scorsi

redazione

Nuovi ospedali di Alcamo e Siracusa, dalla Regione risorse aggiuntive dopo l’esclusione dei mesi scorsi

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martedì 30 Dicembre 2025 - 09:55

Risorse aggiuntive per i nuovi ospedali di Alcamo e Siracusa. La giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Salute Daniela Faraoni, ha approvato lo stanziamento di fondi integrativi per assicurare la piena copertura finanziaria di entrambe le opere: 34 milioni di euro per il presidio del trapanese e 47,8 milioni per quello siracusano, utilizzando le disponibilità residue dell’articolo 20 della Legge 67/88 destinate all’edilizia sanitaria. Inizialmente i due presidi sanitari erano stati esclusi dalla graduatoria, suscitando dure reazioni nei territori interessati.

«Con questi stanziamenti dimostriamo l’impegno concreto del governo regionale nel garantire ai cittadini strutture sanitarie moderne ed efficienti – dice il presidente della Regione, Renato Schifani -. Stiamo portando avanti una profonda riforma del sistema: abbiamo rivoluzionato le modalità di selezione dei dirigenti sanitari per garantire il merito, abbiamo avviato un ambizioso piano di edilizia sanitaria che include il nuovo polo pediatrico di Palermo e oggi completiamo il finanziamento di opere strategiche come Alcamo e Siracusa. Al momento del mio insediamento ho assunto davanti ai siciliani un impegno preciso: tutelare il loro diritto alla salute. È una responsabilità che sento profondamente e che onorerò fino in fondo. Le sfide sono enormi, ma stiamo mettendo in campo tutte le risorse necessarie per restituire ai siciliani la sanità che meritano».

Nel dettaglio, il nuovo ospedale di Alcamo, il cui progetto definitivo prevede un investimento complessivo di 55 milioni di euro, era già stato inserito nell’Accordo di programma sottoscritto dalla Regione con il ministero della Salute e il ministero dell’Economia nel marzo 2021, con uno stanziamento di 21 milioni di euro. Con la decisione della giunta vengono ora assegnati i restanti 34 milioni necessari (di cui 32,3 milioni di quota Stato e 1,7 milioni di quota Regione) completando così il quadro finanziario dell’opera. Dopo il decreto di ammissione a finanziamento da parte del ministero della Salute, ora possibile grazie al reperimento delle risorse mancanti, si potrà procedere all’affidamento dei lavori.

Esulta il capogruppo di Forza Italia Stefano Pellegrino: “L’approvazione dei fondi integrativi per il nuovo ospedale di Alcamo da parte della Giunta regionale è una ottima notizia per la provincia di Trapani ed una dimostrazione chiara dell’azione di governo concreta e risolutiva portata avanti dal Presidente Renato Schifani. […] È il momento di archiviare le strumentali polemiche di chi, dall’opposizione, ha cercato di seminare dubbi e sfiducia sulla capacità della Regione di realizzare questo presidio strategico. I fatti oggi parlano chiaro: la Giunta ha trovato le risorse, ha mantenuto la parola data e dà il via libera a un’opera attesa da anni. Questo risultato ribadisce con forza che l’attenzione del Governo Schifani è rivolta a tutta la Sicilia, senza distinzioni, riconoscendo ai territori come quello di Alcamo il diritto a strutture sanitarie all’avanguardia”.

«È certamente una buona notizia che si siano finalmente trovate le risorse mancanti per il nuovo ospedale di Alcamo – commenta l’onorevole Cristina Ciminnisi (M5S) – ma non possiamo ignorare i tempi lunghissimi con cui il governo regionale è arrivato a questo risultato. Parliamo di un’opera attesa da troppi anni dai cittadini di Alcamo e Castellammare, e rimasta finora solo sulla carta».

Per quanto riguarda Siracusa, la giunta ha approvato l’utilizzo di 47,8 milioni di euro (di cui 45,4 milioni di quota Stato e 2,3 milioni di quota Regione), che inizialmente dovevano gravare sul bilancio dell’Asp siracusana. Il progetto, che prevede un investimento complessivo di 420 milioni di euro (di cui 48 milioni di attrezzature con fondi Pnrr e Psn), è adesso interamente finanziato con risorse nazionali e regionali, evitando così che l’Azienda sanitaria debba costituire un fondo aziendale di accantonamento e liberando risorse che potranno essere investite nella sanità del territorio.

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