“In pace con la Terra”: a Marsala si è parlato di crisi climatica, agricoltura ed “esperienze verdi”

redazione

“In pace con la Terra”: a Marsala si è parlato di crisi climatica, agricoltura ed “esperienze verdi”

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martedì 18 Novembre 2025 - 05:36

Crisi climatica e il suo intreccio con l’agricoltura: un tema centrale nel tempo che viviamo e che è stato trattato approfonditamente nel corso dell’iniziativa “In pace con la Terra”, che si è tenuta sabato pomeriggio alle Cantine Martinez di Marsala. L’evento è stato organizzato dall’Associazione per la Sovranità Alimentare, con il sostegno dell’onorevole Leoluca Orlando e del gruppo Verdi/Alleanza Libera Europea al Parlamento Europeo. Ad aprire i lavori la marsalese Antonella Ingianni, dirigente nazionale di Europa Verde, che ha ricordato come il settore agricolo sia sicuramente una delle principali vittime degli effetti del cambiamento climatico (alluvioni, eventi estremi, siccità), ma anche parte della causa (emissioni di gas serra, consumo di suolo…).

Tuttavia, ha sottolineato Ingianni, l’agricoltura può essere “anche parte della soluzione”, perchè attraverso la fotosintesi può contribuire in maniera decisiva ad assorbire l’anidride carbonica presente nell’atmosfera. “L’assorbimento fotosintetico deve essere meglio considerato e dovrebbe avere un ruolo più significativo nell’impianto normativo in materia agricola affinché l’agricoltura sia veramente parte della soluzione alla crisi climatica”. In tale prospettiva c’è una normativa europea che si sta evolvendo: la recente Nature Restoration Law dell’Unione Europea, punta a restaurare ecosistemi degradati (inclusi suoli agricoli, aree umide, foreste) e a ripristinare la biodiversità, con un obiettivo ambizioso: promuovere l’agroecologia, la conservazione del suolo, la gestione sostenibile del paesaggio agricolo.

Antonella Ingianni ha poi proseguito il proprio intervento evidenziando che “a seguito dell’entrata in vigore della Nature Restoration Law – nonostante il voto contrario del governo Meloni – gli Stati Membri devono mettere a punto entro settembre 2026 un Piano Nazionale di Ripristino”. “Questo documento è di importanza fondamentale per un’attuazione di successo del Regolamento. E dobbiamo sperare che l’Italia cambi posizione e che capisca che i benefici che deriverebbero dal ripristino della natura sono in media 10 volte superiori ai costi. In Sicilia, la legge regionale 21/2021 (“Disposizioni in materia di agroecologia, di tutela della biodiversità e dei prodotti agricoli siciliani e di innovazione tecnologica in agricoltura”) rappresenta un altro passo concreto verso un’agricoltura più sostenibile e biodiversa. Queste normative sono importanti: favoriscono pratiche agricole meno impattanti, incentivano la conservazione del suolo, prevedono misure di restauro ambientale e supportano la transizione verso sistemi agroalimentari più sostenibili.

A seguire sono intervenuti Fabio Giambrone, portavoce regionale di Europa Verde in Sicilia; il presidente ASA Gianni Fabris, che ha parlato di sovranità alimentare, evidenziando come – nella sua reale accezione – dovrebbe far riferimento anche al concetto di solidarietà; Massimiliano Fazzini climatologo e meteorologo dell’Università di Camerino, coordinatore del gruppo di studio sul cambiamento climatico di REMTECH Europe e coordinatore del gruppo di studio sul rischio climatico della SIGEA-APS, autore di 5 piani di adattamento comunali ai cambiamenti climatici e di numerosi Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima. A seguire l’imprenditrice Maria Girolomoni e il tecnico Pier Luigi Fattori hanno illustrato ai presenti come da piccola azienda di agricoltura biologica marchigiana nata all’inizio degli anni 70 la Girolomoni si è evoluta per produrre pasta biologica, per fare accoglienza, divulgazione, rete e anche cultura, attraverso una Fondazione. Lorenzo Massone ha poi parlato della coop Campo di Isola del Piano, altra importante realtà nel settore dell’agricoltura biologica; l’agronomo Battiata, componente della società toscana di orticoltura, ha portato la sua testimonianza a proposito dell’ortobiattivo, esperienza fiorentina di cui è fondatore. L’assessora alla agroecologia Maria Rosa Conti ha invece raccontato come il Comune di Pesaro sia stato uno dei pochi in Italia a prevedere una delega all’agroecologia, con l’obiettivo di promuovere un paradigma di sviluppo agricolo, basato su forme di agricoltura più solide dal punto di vista ecologico, biodiverse, resilienti, sostenibili e socialmente giuste in sinergia con il tema dell’energia e dei rifiuti, prospettando un approccio nuovo e circolare tra questioni che sono, di fatto, connesse. A seguire c’è stato il videomessaggio dell’europarlamentare Cristina Guarda, componente della commissione agricoltura e sviluppo rurale, mentre i lavori sono stati conclusi dall’intervento dell’onorevole Leoluca Orlando.
Nella mattinata di domenica, i relatori del convegno hanno avuto modo di visitare l’azienda marsalese I Frutti del Sole.

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