Il gruppo di minoranza “Libertà per Petrosino”, composto dal capogruppo Marcella Pellegrino e dai consiglieri Laura Sanguedolce e Roberto Bonomo, torna a far sentire la propria voce in Consiglio comunale, con un affondo deciso su alcune delle principali questioni amministrative che riguardano la città. Dalla gestione dei rifiuti ai lavori pubblici, fino al tema del randagismo, l’opposizione chiede maggiore trasparenza, efficienza e partecipazione nelle scelte dell’amministrazione guidata dal sindaco Giacomo Anastasi. Il primo punto sollevato riguarda la presa d’atto e approvazione della progettazione per la gara relativa all’affidamento della gestione integrata del ciclo dei rifiuti nei comuni della SRR Castelvetrano, Petrosino, Campobello di Mazara e Vita, per una durata di sette anni. “Abbiamo riportato all’Amministrazione le nostre perplessità e le criticità del processo, ma non ci siamo fermati alle critiche: abbiamo presentato anche proposte costruttive, con l’auspicio che la gara porti una riduzione economica reale per i cittadini che pagano le tasse”, sottolineano i consiglieri di minoranza.
Il secondo tema tocca una delle questioni più discusse degli ultimi mesi: la rotatoria di via Gianninea. Il gruppo denuncia una gestione definita “opaca” dei lavori pubblici. “Il cantiere viene aperto e chiuso da anni – scrivono – e oggi non c’è nemmeno un cartello che indichi chi sta eseguendo i lavori, chi ne è responsabile o quali siano i tempi di completamento”. L’iter ufficiale era stato avviato nel settembre 2023, con un annuncio pubblico del sindaco Anastasi e dell’assessora Antonella Pipitone, ma a distanza di oltre un anno “… la situazione resta caotica e pericolosa: automobilisti, pedoni e residenti convivono con disagi e rischi quotidiani. Bisogna rendere noti tempi e modalità di completamento dell’opera, garantendo maggiore sicurezza e trasparenza”.
Infine, la minoranza punta il dito contro la mancata partecipazione del Comune al bando regionale per il contrasto al randagismo, che metteva a disposizione oltre cinque milioni di euro per i Comuni siciliani. L’ente petrosileno si era fatto promotore tra i comuni trapanesi dell’invito rivolto ai cittadini in possesso di animali di iscriverli all’anagrafe canina. “Questa scelta priva la comunità di risorse utili per affrontare una delle emergenze più sentite del territorio. Il randagismo non riguarda solo il benessere animale, ma anche la sicurezza dei cittadini e il decoro urbano. È inaccettabile che Petrosino resti fuori da un’occasione così importante” affermano Pellegrino, Sanguedolce e Bonomo.