“Ritorniamo a lavorare. Riprendiamo non dico da dove avevamo lasciato, perché nel frattempo fortunatamente l’Istituto è andato avanti. Adesso riprendo il testimone e c’è nuovamente da correre, non certo da stare fermi. Senza mostrini né medaglie, ma solo elmetto e trincea”.
Con queste parole, cariche di concretezza, l’avvocato trapanese Vincenzo Scontrino ha salutato il suo ritorno alla presidenza dell’Istituto Autonomo Case Popolari di Trapani. La nomina è arrivata oggi dal Governo regionale, riunito a Palazzo d’Orléans, su proposta dell’assessore alle Infrastrutture e Mobilità Alessandro Aricò.
Per Scontrino non si tratta di una prima volta: aveva già guidato lo IACP dal novembre 2020 fino all’inizio del 2023, quando il presidente della Regione, Renato Schifani, decise l’azzeramento dei vertici di tutte le partecipate regionali. Quell’esperienza era stata segnata da un lavoro intenso sulla tenuta economica dell’ente, da nuovi progetti e da un più severo monitoraggio dei finanziamenti, anche grazie a un protocollo d’intesa con la Guardia di Finanza. Un percorso che, interrotto bruscamente, sembrava destinato a restare incompiuto.
Oggi, però, la scena cambia. Il ritorno di Scontrino suona come la ripresa di un discorso mai davvero chiuso. E le sue prime parole lasciano intuire lo spirito con cui intende affrontare questa nuova fase: niente orpelli, niente celebrazioni, ma lavoro quotidiano, testa bassa e sguardo lungo.
Le sfide non mancano. C’è da portare a termine i progetti avviati, garantire che i fondi arrivino davvero a destinazione, migliorare la qualità degli alloggi popolari e restituire dignità a spazi che troppo spesso raccontano storie di degrado e abbandono. L’immagine dell’“elmetto e trincea” restituisce l’idea di una presidenza che vuole sporcarsi le mani, affrontare i problemi senza scorciatoie.
La decisione del Governo regionale di puntare ancora su di lui appare, dunque, come un segnale di continuità ma anche di fiducia: affidare a chi conosce già la macchina la responsabilità di accelerare, in un momento in cui gli enti territoriali sono chiamati a spendere con efficacia risorse preziose e non ripetibili.
A Trapani, intanto, la sensazione è che la partita vera si giochi sul campo, tra cantieri da riaprire e case da restituire ai cittadini. E Scontrino, lo conosciamo bene, è pronto a mettersi l’elmetto.