Torniamo ad occuparci di mensa scolastica a Marsala. Già nel corso dell’ultimo anno c’erano state delle polemiche all’iniziale partenza del servizio. Come si ricorderà, a seguito della scadenza e quindi dell’aggiudicazione del nuovo bando ad una ditta diversa da quella che garantiva il servizio in precedenza, il Comune di Marsala e Marsala Schola da cui dipendono le mense scolastiche, avevano dato – con una nota congiunta – la responsabilità del ritardo al protrarsi di un contenzioso avviato a seguito della mancata riconsegna dei locali di mensa e cucina da parte del gestore precedente. Addirittura, si arrivò ad un ordine del giudice del Tribunale a favore di Marsala Schola, che definiva la riconsegna dei locali di refezione. Questo, per quanto breve, è l’inizio di un contenzioso che si è protratto tra la ditta aggiudicatrice Serenissima Ristorazione e quella che c’era prima, giunta seconda nella gara di appalto. Vicenda giudiziaria che è continuata nei due diversi gradi di giudizio amministrativo previsti in Sicilia. Il Tar di Palermo lo scorso ottobre 2024 aveva rigettato il ricorso della Siciliana Pasti, confermando l’affidamento della Serenissima. Insomma i giudici amministrativi avevano giudicato infondate tutte le contestazioni relative a violazioni tributarie in seguito al subappalto, inoltre era stato giudicato infondato il ricorso inerente alle caratteristiche tecniche delle forniture e la composizione della Commissione che provvide all’aggiudicazione.
Come accade in questi casi, la vicenda non si è fermata qui. La Siciliana Pasti è ricorsa in appello che in Sicilia spetta al CGA che con sentenza pubblicata l’11 luglio di questo mese, ha ribaltato quanto stabilito dal Tar di Palermo. In particolare il Consiglio di Giustizia Amministrativa ha accolto il motivo del ricorso poichè, dalla lettura degli atti non è stato possibile evincere con certezza se e come il procedimento penale a carico dei rappresentanti della ex ditta aggiudicataria, sia stato effettivamente valutato dalla stazione appaltante come circostanza che non avrebbe inciso sull’affidabilità dell’aggiudicataria. Infine il CGA ha stabilito che le attrezzature offerte in sede di gara dalla Serenissima Ristorazione non fossero conformi. Quindi in termini di sentenza il Consiglio di Giustizia Amministrativa ha deciso che il contratto stipulato dall’Amministrazione comunale con l’aggiudicataria fosse inefficace e quindi con decorrenza dall’anno scolastico 2025/2026 si deve stipulare un nuovo contratto con la società arrivata seconda al bando, Siciliana Pasti, che ha vinto l’appello.
A questo punto, viste anche le preoccupazioni e le conseguenti polemiche che accompagnano la ripresa delle attività scolastiche nei plessi adibiti a mensa, abbiamo ritenuto opportuno comprendere che cosa può accadere per il prossimo anno scolastico. “Per quanto riguarda l’Amministrazione comunale – ci ha detto la neo assessora al ramo Donatella Ingardia – non ci resta che prendere atto della sentenza emessa dal CGA. Tuttavia rassicuriamo gli utenti che quanto stabilito dall’Amministrazione comunale circa il mantenimento delle tariffe di refezione sarà rispettato. Nessun aumento ulteriore è previsto. Inoltre stiamo lavorando affinchè l’avvio del servizio mensa previsto per il 1° di ottobre, sia anticipato almeno di una settimana, nel rispetto – dice ancora – di tutti gli impegni assunti con gli utenti che, lo riconfermiamo, possono andare ad attivare per i propri figli presso la sede di Marsala Schola, la richiesta del servizio”.
Sulla vicenda abbiamo sentito anche il presidente del Consiglio d’amministrazione dell’istituzione Marsala Schola, Sergio Bellafiore: “Ci dobbiamo necessariamente allineare alla sentenza del Cga – afferma il professionista lilibetano -. Stiamo attivando le procedure di revoca del vecchio operatore, dopo di chè dovremo tornare in possesso dei beni, trasferirli al nuovo operatore e stipulare il nuovo contratto per il periodo equivalente”. Per quanto riguarda l’inizio del servizio, Bellafiore conta si possa partire ad ottobre, ma non esclude un possibile slittamento, alla luce degli adempimenti amministrativi che dovranno essere portati a termine.