Porto di Trapani: i dubbi di Fratelli d’Italia, Tranchida rassicura sul rispetto delle regole

redazione

Porto di Trapani: i dubbi di Fratelli d’Italia, Tranchida rassicura sul rispetto delle regole

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giovedì 10 Luglio 2025 - 06:30

Non si finisce mai di parlare di Porto a Trapani. Dal 2018, con l’insediamento dell’attuale Amministrazione comunale, il Comune del capoluogo di Provincia ha avviato una stretta collaborazione con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale, guidata da Pasqualino Monti. Questo rapporto, definito dal sindaco Tranchida come una “intesa di ferro”, ha permesso di superare decenni di ritardi nella pulizia dei fondali del porto e di dare il via a importanti progetti di riqualificazione e rilancio dell’infrastruttura portuale.

Le preoccupazioni sollevate da Fratelli d’Italia

Il 2 luglio, il Coordinamento di Fratelli d’Italia ha espresso, tramite un comunicato diffuso a mezzo stampa e sui social, forti preoccupazioni in merito all’operazione “Dirty Mud”. L’indagine ha portato al sequestro dell’impianto di trattamento fanghi (Sediment Washing) a Porto Empedocle, sollevando il sospetto che materiali provenienti dal dragaggio del Porto di Trapani siano stati smaltiti in modo illecito, senza i dovuti trattamenti ambientali. Secondo Fratelli d’Italia, se confermato, questo fatto metterebbe a rischio la credibilità del progetto di rilancio del porto e la fiducia dei cittadini. Nonostante le critiche, Fratelli d’Italia ribadisce il proprio sostegno al piano di sviluppo del Porto, considerato un asset strategico per Trapani. Tuttavia, però, chiede che il percorso sia accompagnato da piena trasparenza, rispetto delle norme e tutela ambientale, per garantire un progetto credibile e condiviso.

La replica del sindaco Tranchida: “Notizie parziali e fuorvianti”

Il sindaco Giacomo Tranchida ha voluto chiarire pubblicamente che le affermazioni diffuse dal Coordinamento di Fratelli d’Italia contengono informazioni parziali, lacunose e non supportate da dati ufficiali. Ha sottolineato che l’indagine in corso non ha ancora prodotto elementi concreti e definitivi sul materiale proveniente da Trapani. Tranchida ha inoltre riferito che, secondo una comunicazione inviata dall’Autorità di Sistema Portuale al sindaco di Porto Empedocle, i materiali dragati dal fondale del porto di Trapani sono stati classificati come “non pericolosi” in base alle analisi effettuate. Questi materiali sono stati conferiti nell’impianto mobile di Sediment Washing a Porto Empedocle in conformità con le prescrizioni ambientali previste dalle autorizzazioni vigenti. Il primo cittadino ha assicurato che il dragaggio del porto di Trapani è ormai prossimo alla conclusione e che il progetto del nuovo waterfront ha recentemente ottenuto tutte le necessarie autorizzazioni ambientali. Pertanto, ha dichiarato che le vicende giudiziarie che coinvolgono Porto Empedocle non avranno alcuna ricaduta o interruzione sul piano di rilancio del porto trapanese“. Tranchida ha anche evidenziato come, in questi anni, l’Autorità Portuale abbia lavorato con trasparenza e nel pieno rispetto delle normative ambientali, realizzando numerose opere senza alcuna contestazione da parte delle autorità competenti.

Appello alla responsabilità politica

Il sindaco ha anche lanciato un appello a tutte le forze politiche, sia di maggioranza che di opposizione, affinché prevalgano l’interesse pubblico e la responsabilità istituzionale. “Chi amministra o aspira ad amministrare la città – ha affermato Tranchida – ha il dovere di lavorare per il bene comune, evitando strumentalizzazioni che rischiano solo di creare confusione e allarmismo tra i cittadini“. Per garantire la massima trasparenza, Tranchida ha reso pubbliche una nota dell’Avvocato Adragna e una comunicazione ufficiale dell’Autorità Portuale.

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