Fratelli d’Italia, cuore e strategie per il futuro del trapanese secondo Maurizio Miceli

Carmela Barbara

Fratelli d’Italia, cuore e strategie per il futuro del trapanese secondo Maurizio Miceli

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giovedì 19 Dicembre 2024 - 06:00

Dai successi elettorali agli obiettivi futuri, passando per il consolidamento interno e il confronto costruttivo con le comunità locali: Fratelli d’Italia si afferma come forza politica trainante nel territorio trapanese. Maurizio Miceli, coordinatore provinciale del partito a Trapani, analizza con chiarezza le dinamiche in atto, delineando strategie, risposte e prospettive per un’azione sempre più incisiva a livello provinciale e oltre.

Quali strategie intende adottare per garantire una maggiore coesione interna e rafforzare il ruolo di Fratelli d’Italia nel territorio trapanese, considerando le recenti dinamiche politiche e le sfide future?

Un partito è tale se riesce a fare sintesi tra le diverse sensibilità presenti tra i suoi iscritti, attesa la koinè comune, l’aderenza agli stessi valori di riferimento e la comunanza di obiettivi. Fratelli d’Italia, in provincia di Trapani, a mio modo di vedere sta riuscendo a raggiungere tutti gli obiettivi proprio traendo forza dal dibattito interno, basta guardare proprio agli ultimi risultati elettorali di quest’anno, sia a Mazara che a Castelvetrano raggiungiamo quasi il 10% dei consensi, alle europee siamo il primo partito in Provincia, risultato conquistato in Sicilia soltanto a Ragusa. Abbiamo un importante seguito di amministratori locali, siamo presenti pressoché in tutti i territori con la nostra classe dirigente, la campagna di tesseramento ha quasi eguagliato quella dell’anno passato con oltre 2.000 iscritti e siamo attrezzati per le sfide future, elettorali e tematiche. Credo che questi numeri siano la migliore risposta. Adesso occorre solo lavorare e tacere, sempre e solo per il bene del territorio.

Come si stanno integrando Giuseppe Bica e Nicola Catania all’interno del partito dopo le recenti vicende giudiziarie, e quale contributo specifico si aspetta da loro per il consolidamento della destra trapanese?

Entrambi hanno affrontato la questione giudiziaria con grande rispetto, relegandola alle aule di tribunale, senza esportarla nel dibattito di partito e più in generale politico. Entrambi sono risorse del partito che per esperienze e competenze possono consentirci di crescere ulteriormente e rispettare gli impegni presi con i cittadini, le associazioni e gli enti locali. Il primo nel ruolo di deputato, il secondo quale capo segreteria politica del Presidente dell’Ars.

Ritiene che i congressi comunali saranno sufficienti a risolvere le divergenze interne e a delineare una linea politica unitaria per Fratelli d’Italia nei vari Comuni della provincia?

Non esiste strumento più idoneo a risolvere le questioni complesse della consultazione democratica dei nostri iscritti, territorio per territorio, anzi, li organizzeremo in modo tale da coinvolgere una dimensione politica anche più ampia del perimetro degli iscritti, vi saranno dibattiti e interventi di categorie, referenti istituzionali, per ciascuna realtà locale così da aprire ancor meglio un tavolo di confronto con la propria comunità di riferimento e arricchire e condividere la nostra proposta politica.

Come giudica l’operato del sindaco Lentini a Castelvetrano e quali obiettivi intende perseguire il partito nel prossimo congresso comunale per definire una linea più chiara e incisiva?

Non sono in grado di giudicare l’operato del sindaco Lentini, peraltro in un lasso di tempo così ristretto, ciò che contesto al sindaco Lentini è il metodo sino ad ora applicato, l’assenza di confronto nella nomina dei consulenti tecnici gratuiti, tanto sull’opportunità quanto nell’individuazione, la scelta della squadra assessoriale, la condivisione della linea politica con la propria maggioranza in consiglio comunale e potrei continuare. Stesse medesime considerazioni, d’altronde, elevate da Forza Italia. Il congresso, come sempre, offrirà un’occasione di confronto e cristallizzerà la linea politica in ciascun territorio.

Per quale motivo Fratelli d’Italia ha deciso di sostenere l’amministrazione del sindaco Massimo Grillo, a Marsala, nonostante le difficoltà interne alla coalizione, e quali sono le prospettive future per questa collaborazione?

La coalizione di centrodestra condivise la scelta di candidare Massimo Grillo, ad un certo punto del percorso di governo, si creò una frattura tutt’ora non sanata, cosicché l’unica forza politica ufficialmente in giunta è rimasta Fratelli d’Italia. È chiaro che questa frattura, avvenuta anche in altre realtà del territorio, ha determinato e determina tensioni nella coalizione che devono essere risolte per poter ripartire verso un percorso di governo omogeneo con Palermo e Roma. Siamo rimasti in giunta per senso di responsabilità e siamo stati in grado di marcare, specialmente su alcune questioni, la differenza. Adesso si deve continuare a lavorare avendo come stelle polari il bene di Marsala e la ricostruzione di una coalizione con i nostri storici alleati.

Come intende gestire la presenza di sensibilità politiche diverse nella giunta del sindaco Quinci, a Mazara del Vallo, e quale sarà il ruolo del partito nella definizione di una strategia unitaria?

Il partito ha un ruolo centrale nelle scelte dell’amministrazione di Mazara del Vallo e contribuisce con il suo ruolo propulsivo a valorizzare ancor di più il buon lavoro svolto nel tempo dal Sindaco Quinci. Le sensibilità interne alla maggioranza sono gestite nel modo migliore dal sindaco, in grado di mettere al centro del suo governo Mazara, senza perdere tempo in questioni assolutamente estranee all’azione amministrativa.

Quali soluzioni propone per affrontare le criticità gestionali di Trapani Servizi e ATM, e come Fratelli d’Italia intende vigilare sull’operato delle partecipate comunali a Trapani?

Le criticità gestionali di ATM si risolvono solo in un modo, dando un effettivo indirizzo politico all’azienda. L’amministrazione Pd Verdi si limita a prendere atto delle relazioni redatte dalla dirigente Gabriele che, con onestà intellettuale, chiede supporto non avendo le competenze per poter elaborare una proposta di politica “strategica” delle partecipate, d’altronde non è neanche il suo compito. La giunta di sinistra ha abdicato al suo ruolo, facendo perdere anni di sviluppo alla città e di potenziamento di servizi. Basta pensare che il sindaco piddino di Trapani l’altro giorno, su mia interrogazione, ha detto che avrebbe verificato i dati, a lui sconosciuti, sul trasporto pubblico locale… e questo governa ormai da quasi sette anni la città, cadono le braccia. A ciò si aggiunge il continuo dissidio tra sindacati e amministrazione di ATM, finalmente adesso dopo le nostre interrogazioni in consiglio comunale si è smosso qualcosa e pare che a breve verrà pubblicato un bando di concorso per direttore generale così da aprire a nuove opportunità restituire la serenità ai dipendenti e favorire la crescita aziendale.

Quali sono le principali criticità riscontrate nel PUG del comune di Trapani, e quale contributo Fratelli d’Italia intende offrire per migliorare questo strumento di pianificazione urbana?

“Il Piano Urbanistico Generale è lo strumento con cui viene delineato lo sviluppo urbano della città, con questo verrà disegnata la Trapani dei prossimi anni. Con questo PUG i sinistri si dimostrano modesti già in partenza, nella definizione di obiettivi e prospettive. La riprova sta nella contesa tra enti per l’utilizzo di un’ampia area demaniale alla periferia della città. Fratelli d’Italia, con Cristian Farsaci in prima linea, sta lavorando per approfondire ogni aspetto del PUG, ragioneremo in tal senso con gli alleati e la cittadinanza per rassegnare le nostre valutazioni.

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