Padre Mario Pellegrino incontra gli studenti del Liceo Scientifico di Marsala: “Ecco la mia vita da missionario”

redazione

Padre Mario Pellegrino incontra gli studenti del Liceo Scientifico di Marsala: “Ecco la mia vita da missionario”

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mercoledì 06 Novembre 2024 - 06:15

È un ragazzo come tutti gli altri Mario, a 17 anni: frequenta l’Istituto Tecnico Commerciale di Marsala, è appassionato d’informatica. Ha una simpatia per una ragazza …

Comincia così la testimonianza di vita che padre Mario porta ai ragazzi del Liceo Ruggieri, invitandoli più volte a perseguire un sogno.
E il sogno di Mario adolescente subisce una brusca impennata: viene coinvolto da padre Enzo Amato e dai suoi racconti dei viaggi in Ecuador, a supporto delle sofferenze di chi ha bisogno, e a 19 anni decide di partire anche lui, per un mese, per offrire il suo aiuto a chi soffre in Etiopia.
Al suo arrivo è una fortuita sequenza di semafori rossi che gli fa decidere come spendere la sua vita: ad ogni stop al semaforo, bambini di pochi anni sbucano dal buio, uscendo da scatole di cartone malconce, il loro ricovero, e vanno verso il bus su cui lui viaggia, gridando che hanno fame e battendo con i pugni sui vetri.
“Toccare” la sofferenza più profonda, la disperazione della fame di bambini di 4-5 anni è l’inizio di un percorso che porta padre Mario a essere missionario in Sud Sudan, già da otto anni. Fa dono della sua vita in un luogo dilaniato dalla guerra civile, porta la testimonianza del Signore condividendo con la popolazione gli stenti delle frequenti alluvioni e della fame, della malattia curata con mezzi poverissimi, della violenza delle tradizioni e delle faide familiari, della paura tra simili che ogni giorno hanno la vita attaccata a un filo.
Mostra le immagini ai ragazzi, padre Mario, raccontando le difficoltà di luoghi privi di acqua corrente, di energia elettrica, di mezzi di locomozione, le sofferenze e la negazione dei diritti fondamentali. Narra delle fatiche per la conquista dell’istruzione di base: un lusso per bambini che ogni giorno si svegliano e non sanno se finiranno la giornata senza perdere una persona cara o la loro stessa vita.
Sono però incredibilmente sorridenti i bambini delle immagini di padre Mario: cantano e ballano con lui.
Sui loro volti non già i sorrisi “artificiali”, costruiti a favore di obiettivo, cui siamo abituati noi occidentali: i loro sono sorrisi di gioia e di gratitudine verso Padre Mario, e altri due Missionari, che giorno per giorno, con la loro presenza, il loro aiuto, sono lì a dimostrare che, nonostante tutto, Dio non li ha abbandonati.

“Ho visto studenti molto attenti – commenta la dirigente Fiorella Florio – le domande sono state nel segno dell’incredulità rispetto a realtà che sembra impossibile possano esistere nel 2024. Crediamo molto in momenti di crescita come questo, che non possono che modificare il sistema di riferimento per la definizione dell’ “essenziale” della vita. Siamo grati a padre Mario per il dono che, nella massima semplicità, fa della sua vita. Ringraziamo anche Enzo Zerilli, dell’associazione “Amici del Terzo Mondo”, grazie a cui abbiamo conosciuto lo straordinario padre Mario, che già per la seconda volta negli ultimi anni ha voluto farci dono della sua testimonianza”.

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