La Regione Sicilia si prepara alle assunzioni, c’è l’ombra del fenomeno ‘rinunce’

redazione

La Regione Sicilia si prepara alle assunzioni, c’è l’ombra del fenomeno ‘rinunce’

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lunedì 07 Ottobre 2024 - 07:49

La Regione Siciliana si prepara ad un’ondata di nuove assunzioni. L’Assessorato alla Funzione Pubblica, guidato da Andrea Messina, sta finalizzando un piano che prevede l’ingresso di numerosi funzionari entro la fine dell’anno. Questo piano si articola su due fronti: lo scorrimento delle graduatorie esistenti e l’indizione di un nuovo concorso. Il nuovo concorso, previsto entro la fine dell’anno, metterà a disposizione 79 posti. Il bando, in fase di finalizzazione da parte del Dipartimento Personale, sarà suddiviso in due selezioni distinte. La prima selezione riguarderà 63 posti per funzionari esperti in materie economiche, mentre la seconda offrirà 16 posti nell’area dei controlli. Queste nuove selezioni si sono rese necessarie a causa dell’esaurimento delle graduatorie precedenti, relative a concorsi svolti tra il 2021 e il 2022, in particolare per queste figure professionali.

Oltre al nuovo concorso, la Regione procederà con lo scorrimento delle graduatorie esistenti per coprire ulteriori 229 posti. Nello specifico, 130 posti saranno destinati ai vari assessorati e 99 ai centri per l’impiego. Queste posizioni rappresentano le ultime disponibili in base ai concorsi precedenti. Le procedure per l’avvio al lavoro dei candidati selezionati sono state completate e l’Assessorato è in attesa dell’ultimo passaggio per l’immissione in servizio. L’assessore Messina ha sottolineato che l’immissione in servizio è subordinata all’approvazione del rendiconto del 2023 da parte dell’Assemblea Regionale Siciliana (ARS), prevista per ottobre.

Un problema che ha afflitto le precedenti procedure di assunzione è l’elevata percentuale di rinunce, stimata intorno al 30%, da parte dei vincitori di concorso. Questo fenomeno è dovuto alla concorrenza di altri concorsi, anche a livello nazionale, che offrono condizioni economicamente più vantaggiose. Tale situazione ha reso necessario l’indizione di nuove selezioni. L’approvazione del rendiconto 2023 è fondamentale anche per lo sblocco degli aumenti salariali previsti dal nuovo contratto dei dipendenti regionali, firmato la scorsa primavera. La Corte dei Conti attende il rendiconto per verificarne la copertura finanziaria. A causa di questo ritardo, i sindacati hanno organizzato un’assemblea retribuita, con le stesse modalità di una protesta, sotto Palazzo d’Orleans. L’accordo per il nuovo concorso è stato raggiunto dal presidente Schifani con il governo nazionale per sbloccare il turn over.

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