L’Agricoltura è in ginocchio su tanti fronti. Le battaglie che da qualche mese i lavoratori e i piccoli imprenditori agricoli stanno facendo, hanno mobilitano non solo il comparto trapanese, ma anche quello italiano e di tutta Europa. Proprio ieri alla Diga Trinità di Castelvetrano, infrastruttura che serve gran parte dei nostri terreni, si è svolta una manifestazione guidata dall’associazione marsalese “I Guardiani del Territorio”.
GUARDA IL VIDEO:
È impensabile che in un’annata estremamente segnata dalla siccità, si continui a sversare acqua che l’invaso non può contenere a causa della mancanza di ordinaria manutenzione. “Questo spreco, dovuto all’inefficienza degli addetti ai lavori dell’Assessorato Regionale Acque e Rifiuti, la viticoltura trapanese non se lo può permettere – afferma il portavoce dei Guardiani, Davide Piccione -. Ecco perchè siamo qui a manifestare con tutti gli agricoltori. Questa infrastruttura è di vitale importanza per la sopravvivenza delle colture perchè, se gestita in maniera ottimale, potrebbe invasare circa 18 milioni di metri cubi ma attualmente la Diga ne contiene nemmeno 2. Per la sua mancata manutenzione ordinaria, il Ministero competente non dà l’autorizzazione ad accumulare acqua. Questa è una storia che viviamo ormai da anni e da circa 3 vediamo lo spreco di acque che vengono riversate in mare. Questo porta a meno risorse idriche per i nostri terreni arrecando una riduzione di oltre al 50% delle rese produttive con danni strutturali alle piante che stanno morendo. Per non parlare del danno economico di tipo immobiliare, una cosa è un terreno irrigato, un altro è un terreno secco”.
La richiesta è che vengano immediatamente chiuse le paratie al fine di immagazzinare l’acqua piovana come estremo soccorso per la prossima stagione estiva. L’appello è rivolto al Governo regionale e nazionale perchè al momento nulla si sta facendo. Il comparto, come fanno sapere gli agricoltori, si mobiliterà anche per vie legali se ce ne fosse bisogno. Sul posto era presente anche l’assessore petrosilena con delega all’Agricoltura, Caterina Marino: “Dopo tanti sforzi e lotte la Regione aveva fatto una deroga per alzare le paratie e grazie alle piogge di giugno si era riusciti a garantire lo scorso anno la stagione irrigua. Però quella autorizzazione è scaduta ad ottobre e ora siamo nella stessa situazione del 2023. Ed è un controsenso visto che la Regione ha chiesto lo stato di emergenza per la siccità. Peraltro la Diga potrebbe avere un volume d’invaso che potrebbe garantire non una ma ben 3 stagioni irrigue”.