Quando si parla di beni di lusso, si fa inevitabilmente riferimento ad una tipologia di stile di vita che richiede – per forza di cose – il dispendio di una quantità importante di risorse finanziarie. Mantenere un simile tenore, dunque, significa averne la possibilità, grazie alla propria professione o, in ogni caso, con delle entrate che riescano a giustificare, sulla carta, i beni che si posseggono. Nel nostro Paese e, in generale, in tutta l’Unione Europea, le autorità svolgono periodicamente controlli molto serrati per accertarsi dell’effettiva presenza agli atti di beni e oggetti di rilevante importanza economica.
In una recente iniziativa nata in seno alla sesta direttiva contro il riciclaggio, il Parlamento europeo, il Consiglio dell’UE e la Commissione europea hanno varato una serie di istanze atte alla segnalazione di illeciti connessi al riciclaggio di denaro illecito. Questo, ha condotto a dei controlli a tappeto su beni come jet, yacht e automobili di lusso. Infatti, è bene puntualizzare che, nonostante certi beni di lusso spesso e volentieri vengano utilizzati in via temporanea – al riguardo potremmo prendere come esempi di riferimento le auto in leasing o i servizi di noleggio jet privato – molte persone optano direttamente per il loro acquisto, ed è per questo che è importante essere a conoscenza delle novità presenti nella sesta direttiva antiriciclaggio di cui si è recentemente discusso in ambito UE.
È proprio alla luce di questi presupposti che le Istituzioni stanno procedendo nei confronti di questa direzione, proprio allo scopo di risalire ad eventuali illeciti e acquisizioni non registrate di beni dal valore economico rilevante. Simili iniziative servono, innanzitutto, a tutelare le economie nazionali, assumendo un’importanza non indifferente nel paradigma socioeconomico contemporaneo. Ne scopriamo i dettagli nelle prossime righe, in modo da offrire una panoramica ben definita in merito alla direttiva in oggetto.
Tutte le info sulla nuova direttiva che prende di mira i beni di lusso: ecco cosa serve sapere
Nell’ambito dell’incontro tra le Istituzioni europee, la nuova direttiva – la sesta – sviluppata per combattere i reati di riciclaggio ha stipulato che, all’atto dell’acquisto di un bene di lusso, i notai saranno tenuti alla segnalazione dell’effettivo valore dei beni in questione. Si fa, chiaramente, riferimento a oggetti dal costo particolarmente esoso, appannaggio di una nicchia molto ristretta di acquirenti. I notai dovranno effettuare la procedura rivolgendosi all’Unità di Informazione Finanziaria del proprio Paese che, solo in un secondo momento, si occuperà dell’ulteriore scambio di informazioni con le autorità degli altri Paesi facenti parte dell’Unione Europea.
Ovviamente, non saranno soltanto le informazioni relative ai beni ad essere oggetto di questi controlli. Alla consegna dell’atto di acquisto, infatti, i sopracitati professionisti dovranno occuparsi anche della fornitura dei dati relativi ai titolari effettivi degli immobili e delle altre tipologie di beni, dando accesso a tutte le principali informazioni in merito alle transazioni in oggetto alle autorità. All’interno dell’articolo è stato fatto un inciso utile a rimarcare l’importanza delle informazioni anche sui beni presenti nelle cosiddette zone franche.
Secondo le istruzioni del Parlamento europeo, sarebbe prevista la segnalazione di beni quali: aeromobili non commerciali e imbarcazioni anch’esse non adibite all’utilizzo commerciale nel momento in cui il valore degli stessi superi i 7.5 milioni di euro. Discorso analogo, ma con cifre diverse per quanto concerne le automobili di lusso, il cui valore da dover registrare con le medesime dinamiche scende ad un tetto di 250.000 euro. Tali registri dovranno essere istituiti in formato digitale per la lettura meccanica, allo scopo di rendere i controlli più fluidi. Le ultime disposizioni, infine, prevedono l’accesso alle sole informazioni più importanti in merito a tali beni.