La peronospora di maggio 2023 ha provocato in Sicilia un danno accertato alle produzioni di uva di almeno 351.111,040 milioni di euro. Danni ingenti per cui nelle scorse settimane le istituzioni e il mondo vitivinicolo si è mobilitato a Marsala e Petrosino con il coinvolgimento di altri comuni vicini.
Le prime stime arrivano dagli Ispettorati provinciali dell’Agricoltura e sono contenute nella delibera con la quale la giunta Schifani ha approvato la richiesta di stato di calamità per i danni da peronospora nelle province di Palermo, Catania, Trapani, Agrigento, Caltanissetta e Ragusa.
“In quasi tutto il territorio regionale i danni sono stati rilevanti con percentuali che vanno dal 25% al 95% della produzione – si legge nella nota trasmessa dal dipartimento regionale dell’Agricoltura all’assessorato di riferimento e che è alla base della delibera di giunta -. I maggiori danni si sono avuti nelle aziende coltivate con il metodo biologico”.
La provincia con il danno più consistente è Agrigento, con 161.523.480 euro. Seguono Trapani, 80.820.000 euro e Palermo 79.021.800 euro. Più bassi i danni nel catanese, con 16.830.000, nel ragusano 11.212.000 euro e nel nisseno 1.703.760 euro.