“Bloccare le attività del settore edile-lapideo quando si supera la temperatura dei 35 gradi, cosi come stabilisce dalla legge”. E’ quanto chiede la Fillea Cgil di Trapani ai 25 sindaci del territorio trapanese per prevenire gli infortuni sul lavoro e tutelare la salute degli addetti del settore.
In particolare, con una nota inviata ai sindaci, la Fillea Cgil ha chiesto ai primi cittadini di emanare le ordinanze che, in relazione alle previsioni meteo, blocchino le attività del settore edile-lapideo nella fascia oraria in cui si prevede, secondo i bollettini Sias della Protezione Civile, di superare la temperatura stabilita dalla legge.
“Le campagne di sensibilizzazione – dice il segretario provinciale della Fillea Gaspare Giaramita – che in questi anni abbiamo promosso, non hanno sortito gli effetti desiderati. Parte delle aziende del settore non hanno dimostrato attenzione e sensibilità nel fermare le attività dei cantieri nelle giornate in cui la temperatura supera i 35 gradi, pur avendo la possibilità di attivare la cassa integrazione guadagni. La questione si è trasformata in una vera e propria emergenza, in assenza di azioni organizzative in grado di mitigare il rischio all’interno dei cantieri, bisogna fermare le attività lavorative, in considerazione del fatto che l’eccessivo caldo può causare malori o ridurre la capacità di attenzione del lavoratore, aumentando il rischio di infortuni”.